Da Carolyn Smith a Simone di Pasquale, arrivano tutte le risposte di Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli risponde a tutte le domande dei follower, da Carolyn Smith a Simone Di Pasquale ne ha per tutti
Selvaggia Lucarelli si prepara per l’atteso viaggio con Lorenzo Biagiarelli e trova il tempo per rispondere a più domande possibili dei suoi follower. Tra consigli e curiosità sui gatti, i viaggi da fare e i libri da leggere ovviamente tanto spazio a Ballando con le Stelle. Idee come sempre chiarissime e coerenza, Selvaggia Lucarelli delusa dal dance show di Milly Carlucci spiega anche perché secondo lei Carolyn Smith ha iniziato a provare improvvisa antipatia nei suoi confronti, quale sarebbe stata la classifica più giusta per chiudere in bellezza Ballando e cosa pensa del ruolo di Simone Di Pasquale. Selvaggia Lucarelli prosegue sulla stessa linea contro Carolyn Smith, certa che i contrasti tra loro risalgano alla prima edizione.
Carolyn Smith e il ruolo di Simone Di Pasquale a Ballando con le Stelle
Iniziamo da Carolyn perché una follower le chiede da dove è iniziata l’antipatia: “Non è improvvisato, alla prima edizione ho dovuto lamentarmi perché metteva like alla gente che mi insultava, mi ha sempre sofferta”.
Ammirazione per Simone Di Pasquale che per Selvaggia, ma un po’ per tutto il pubblico di Ballando, ha un ruolo che lo mortifica. “Perché è molto intelligente” aggiunge la Lucarelli ma tutti in realtà avremmo voluto vederlo ancora ballare e anche ascoltarlo molto di più. Sarebbe magari un giudice perfetto”.
Un lungo commento anche su Anastasia Kuzmina: “Ci deve ancora spiegare perché piangere e andare davanti a una telecamera lamentandosi perché un concorrente sempre gentile che conosce da pochi giorni non la porta fuori dopo le prove – ha proseguito – Direi che è stato un discreto omicidio/suicidio, ma non penso che sia responsabile di tutto quello che è successo, figuriamoci. Mi dispiace perché io e lei eravamo in buoni rapporti da anni e Lorenzo era entusiasta di ballare con lei, comunque gli ha chiesto scusa. Amen”. Ovviamente non finisce qui.