Sergio Volpini dal primo Grande Fratello a oggi purtroppo nessuno dimentica Ottusangolo
Il rammarico di Sergio Volpini di essere ancora per tutti Ottusangolo del primo Grande Fratello (foto)
E’ stato tra i primi protagonisti del Grande Fratello e purtroppo ancora oggi Sergio Volpini resta per tutti l’Ottusangolo, è questo il suo rammarico dopo tanti anni, sempre lo stesso. Entrò nella casa più spiata d’Italia quando nessuno sapeva cosa aspettarsi da quel reality, né pubblico né concorrenti. Lui invece aveva studiato, non era solo il surfista di Ancona diventato poi Ottusangolo, Sergio aveva le idee ben chiare pur nei suoi discorsi che apparivano poco chiari. Oggi si occupa di altro, niente mondo dello spettacolo ma avrebbe voluto continuare a farne parte ma senza il peso di quel soprannome. Quando uscì dalla casa del GF capì che la Gialappa’s Band gli aveva affibbiato quel nomignolo, era contento, il suo programma preferito l’aveva scelto ma non avrebbe mai immaginato il seguito. Ha provato in tutti i modi a far capire che non era solo Ottusangolo, ha anche lasciato per lungo tempo l’Italia ma quando è tornato la musica era la stessa. In occasioni dei 20 anni del format Grande Fratello Sergio Volpini è intervenuto in una lezione all’Università Cattolica e ha spiegato il prima e il dopo GF, il prima di Ottusangolo e il seguito.
SERGIO VOLPINI RESTA OTTUSANGOLO A VITA
Oggi che ha 44 anni ha capito che è stato presuntuoso nel volere a 25 anni giocare a modo suo al Grande Fratello per ottenere popolarità: “Prima di entrare nella Casa, avevo studiato a menadito il format olandese, che ancora nessuno conosceva bene: credevo di aver capito come funzionasse il Grande Fratello, invece sapete com’è andata a finire? Tutto quello che pensavo di aver fatto di interessante, non è mai andato in onda”.
In principio l’Ottusangolo gli ha fatto comodo ma poi: “Non ero più Sergio Volpini. Ero diventato l’Ottusangolo o Sergio del Grande Fratello. Da quel momento, per un po’ di anni, ho dovuto cavalcare quei difetti che la Gialappa’s mi aveva trovato. Ho dovuto accettare il fatto di dare al pubblico solo l’Ottusangolo, perché per il resto non c’era interesse”.
Nel 2010 ha lasciato l’Italia, si è dato un’altra chance per tornare a essere uno sconosciuto: “Dopo dieci anni sono rientrato in Italia e vedo che è rimasto tutto uguale. Sono destinato a morire Ottusangolo, non c’è niente da fare”.