Amici 16 e le sue colpe: quando la registrazione porta alla noia e tutte le puntate sono uguali
Amici 16 e le sue colpe: quando la registrazione porta alla noia e tutte le puntate sono uguali. Che cosa manca al talent di Canale 5?
Sapete che quando si scrive un pezzo in prima persona si vuole dare un parere personale su qualcosa? Una sorta di editoriale ma qui il tema è troppo “leggero” per immaginare che lo sia. In ogni caso…Da tempo non seguivo una puntata di Amici nelle sua completezza, fare zapping tra una canzone del talent di Canale 5 e due coreografie di Ballando con le stelle aiutava ad affrontare al meglio il sabato sera. Invece il 6 maggio 2017 sono stata incollata davanti alla tv per vedere Amici, il risultato è che forse ho capito, quello che a me non piace di questa ultima edizione del talent di Canale 5 e forse, anche altri appassionati del genere troveranno punti di accordo con quello che è il mio punto di vista. In poche parole: piatto, noioso, poco frizzante. Questa edizione di Amici paga più di altre la registrazione, paga le tante anticipazioni che ci dicono nel dettaglio quello che sta per succedere. Mi direte che la colpa è mia, basterebbe non leggerle per non avere di questi problemi. Ma la questione è un’altra: pensate che sia necessario leggere le anticipazioni per immaginare quello che avrebbe detto e fatto Simona Ventura in studio? Dopo le polemiche fatte anche da Luca Argentero nei panni di giudice serviva qualcuno che i “giovani” li comprendesse dal profondo. E pensate che servivano le anticipazioni a immaginare che ancora una volta Emma ed Elisa avrebbero dovuto fare cose impensabili pur di regalare spettacolo? E pensate che servivano le anticipazioni per immaginare che Shady avrebbe ancora una volta dovuto affrontare i suoi demoni anche ora che Morgan non c’è e non c’è nessuno a cui dare la colpa? Servivano le anticipazioni per immaginare che i giudici a ogni prova avrebbero detto che Federica canta da Dio, che Sebastian è un numero uno e che Andreas rende unico tutto quello che fa? Assolutamente no. Il problema di questa sedicesima edizione di Amici sono proprio le sequenze sempre uguali: vuoi per l’impostazione del talent, vuoi per la poca personalità dei ragazzi, vuoi per il loro talento.
E qui le contraddizioni. Fino a qualche anno fa pensavamo che nella scuola di Amici dovevano esserci ragazzi in gamba, veri talenti, pensavamo che Maria avesse compiuto la sua missione con uno show del sabato sera impeccabile. Ora il problema è proprio questo: il problema è che ti aspetti l’esibizione perfetta di Federica, ti aspetti che Thomas balli mentre canta, ti aspetti miglioramenti, non delusioni. Ed è qui che i fantasmi e i ricordi del passato tornano: ti fanno pensare che fino a qualche anno fa ad Amici c’erano ballerini che potevano rischiare di far cadere a terra Gianni Sperti, che si stava in attesa delle prese per capire se sarebbero venute o meno. I ragazzi prima nella scuola facevano un percorso di crescita, non arrivavano con un manager. Emma o Alessandra facevano le commesse prima di entrare nella scuola di Amici perchè a loro nessuno aveva dato una possibilità. Erano dei diamanti grezzi che poi hanno trovato tutta la loro lucentezza. Oggi abbiamo sul palco di Amici ragazzi che sono bravi, un pò come succede a X-Factor, ma che poi non svoltano. Pensiamo a Elodie o a Sergio Sylvestre per esempio. Il mondo non finisce nello studio di Amici. Pensiamo invece al percorso di Giuseppe Gioffrè che oggi è un ballerino professionista, ha girato il mondo, la lavorato con i grandi di questo mondo. Nella scuola di pesci in faccia ne ha presi, la Celentano aveva predetto, male, il suo destino. Ecco mancano più storie come quella di Giuseppe, mancano i talenti che poco brillano ma destinati al firmamento. Manca il percorso, la crescita, manca l’imprevedibilità.
E quando tutto è prevedibile la noia prende il sopravvento. E allora seguire una puntata di Amici diventa complicato. Neppure un numero 10 come Maradona ti può salvare.
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