L’omaggio di tantissimi colleghi ad Antonello Fassari, tutto il cast dei Cesaroni ai funerali
La volta buona presente ai funerali di Antonello Fassari: c'era tutto il cast dei Cesaroni in lacrime
Il 5 aprile 2025 sarà per sempre per i colleghi di Antonello Fassari un giorno terribile. Aveva 72 anni e nessuno si aspettava potesse morire, anche se combatteva contro una malattia. Stamattina i funerali nella chiesa degli artisti a Roma, stamattina alle 11 c’erano tutti i colleghi, c’era il case dei Cesaroni. Un ultimo saluto ma Antonello Fassari non sarà mai più con loro sul set.
Tutto è accaduto proprio adesso che gli attori sono tornati alla Garbatella per una nuova serie de I Cesaroni ma non è solo per questo che i suoi colleghi sono sconvolti. Ancora stentano a credere che Antonello Fassari non c’è più. >> Leggi anche Ai funerali di Antonello Fassari tutto il dolore di Claudio Amendola per suo fratello
Al funerale di Antonello Fassari la sua famiglia de I Cesaroni
“Era un uomo straordinario e sinceramente era l’amico col quale avrei voluto invecchiare” ha detto Claudi Amendola che per lui ha speso tante meravigliose parole e in questi giorni e questa mattina ha mostrato tutto il suo dolore.
Tra i colleghi presenti in chiesa anche Emilio Solfrizzi: “Era uno che sapeva fare squadra, che sapeva dare valore all’amicizia per cui credo che questa perdita sia una perdita disastrosa non solo per il cinema e pe l’arte”.
Poi Roberto Ciufoli, Enrico Montesano, Max Tortora che ha lavorato e riso tanto con lui. “Ci ha fatto un brutto scherzo e se n’è andato troppo presto un pezzo importante, un attore bravissimo ma non solo un attore perché Antonello Fassari era una persona veramente deliziosa, una persona meravigliosa che ricorderemo sempre con tantissimo affetto”.
Federico Russo che era il piccolo Mimmo ne I Cesaroni: “Ero molto piccolo, mi trattava come fossi suo nipote. Era buono, serio, intelligente, mi ha sempre consigliato di studiare. Nessuno di noi se lo aspettava, lo stavamo aspettando per le riprese. Era come se fosse davvero uno zio. Ea una persona molto colta, mi ha sempre spronato a non fermarmi, continuare a studiare”.
Micol Olivieri, Alice nella fiction: “Abbiamo iniziato a lavorare che avevamo neanche 13 anni quindi siamo effettivamente cresciuti con i suoi racconti… ho avuto la fortuna di girare con lui infinte scene di colazioni. La più bella è forse nella seconda stagione, in cui Alice aveva le sue prime mestruazioni e si trovava lì con zio Cesare a fare da spalla. Lì è uscita la grande sensibilità della persona oltre l’attore. Era tanto amato e meritava tutto questo amore, l’affetto di oggi”.
Tutti raccontano della sua cultura, dei suo consigli, di una persona sensibile che non si incontra facilmente.