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Cecilia Capriotti, l’infanzia con uomo violento ma quando la mamma l’ha denunciato lei non ha firmato

A La volta buona Cecilia Capriotti racconta dell'infanzia con un uomo violento e del perché lei non ha firmato la denuncia

cecilia capriotti patrigno

A La volta buona Cecilia Capriotti racconta la sua infanzia con un uomo violento, era il patrigno. Aveva già perso il suo papà piccolissima e la presenza di un uomo accanto alla sua mamma, in casa con sua sorella, l’ha vissuta in modo particolare. Di giorno lui era buono ma di sera era violento. La madre di Cecilia Capriotti ha subito tutto per 20 anni, quando lui era aggressivo, lei chiude le sue figlie in camera. 

Urla che non si possono dimenticare ma quando la madre ha trovato il coraggio di denunciare, Cecilia Capriotti non ha formato. Per lei sarebbe stato come un secondo lutto dopo la morte del papà, un’altra sofferenza enorme. >> Leggi anche ladri in casa per Cecilia Capriotti 

Cecilia Capriotti a La volta buona, l’infanzia con il patrigno violento

Ha preferito ricordare solo le cose belli, i moment belli con Alberto. Denunciare è sempre fondamentale e lei lo sa bene ma aggiunge che per altri 20 anni ha potuto godere dell’affetto di quella persona, anche se il rapporto dl patrigno con la sua mamma era ovviamente finito. Forse dopo la denuncia lui ha avuto modo di capire e Cecilia Capriotti racconta che è cambiato. 

“Era un’altra epoca, c’era vergogna e molta omertà e quindi noi non lo dicevamo a nessuno. Mamma è una donna molto forte e molto orgogliosa e quindi ha pensato alla nostra educazione, ha dato importanza allo studio quindi noi comunque eravamo dalle suore e ha cercato di tenerci comunque protette”.

Cecilia l’ha perdonato: “Nei bambini c’è una un’autodifesa e vent’anni sono tanti cioè nel frattempo poi cresci diventi una donna ed è una sorta di autodifesa quindi io pensavo al mio Alberto di giorno e me lo vivo così e poi la sera ci chiudevamo in camera e mia sorella e sentivamo le urla. No, non potevamo avercela con nostra mamma perché lei comunque ha cercato in vari modi di allontanarlo ma poverina non riusciva e quindi è stata una infanzia di grida”.

Spesso arrivava anche la polizia e Cecilia Capriotti oggi racconta tutto in modo sereno ma non ha dubbi sul bene che nonostante tutto ha voluto al suo patrigno. 

“Io gli ho voluto e gli voglio un bene dell’anima tutt’ora perché ricordo le cose positive. Nel punto di morte sia io che mia sorella siamo state vicino a quest’uomo perché evidentemente ci ha lasciato qualcosa. Mia mamma ha deciso dopo vent’anni di rompere i rapporti e l’ha denunciato però io non ho firmato questa denuncia, mi sono sentita in colpa nei confronti di mia mamma però ho sentito di doverlo fare perché sarebbe stato un altro lutto. Non aveva avuto il papà e perdere anche lui non ero pronta e ringrazio Dio di averlo perdonato”.

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