Justine Mattera ricattata racconta l’incubo vissuto. Non aveva detto niente nemmeno al marito
Justine Mattera racconta del ricatto e dell'incubo vissuto da chi diceva di avere dei suoi filmati che avrebbe messo in rete spacciandosi per Trentalance
Justine Mattera ospite a La volta buona nella puntata del 23 gennaio 2025 torna su una brutta vicenda che l’ha vista protagonista: ricattata da chi fingeva di essere Trentalance.
E’ stato un periodo terribile per Justine Mattera, aveva paura davvero, l’uomo la ricattava dicendo che era in possesso di filmati imbarazzanti che avrebbe mostrato a tutti. Ma lei Trentalance lo conosceva, l’ha chiamato e l’attore le ha detto che non era certo lui a messaggiare con lei, a ricattarla, non aveva nessun video suo e poteva stare tranquilla. Ma non era tranquilla per niente Justine che al marito non aveva raccontato nulla e che l’uomo che intanto continuava a ricattarla la stava spaventando sempre di più dicendo che sapeva tutto dei suoi figli.
Justine Mattera ricattata da chi diceva che l’avrebbe rovinata
“Lui mi ha detto ‘guarda io ho dei filmati e adesso ti rovino. Io so dove vivi e se non cominci a fare dei filmati di te insieme a tuo marito…”. Ha minacciato di mettere tutto in rete. Ma tutto cosa?
A quel punto Justine ha capito, ha chiesto aiuto alla polizia postale: “Alla polizia postale sono stati bravissimi, loro hanno detto di assecondarlo e così sono riusciti a rintracciarlo”.
La paura di dirlo al marito era forte. Justine Mattera non aveva raccontato niente di niente a Fabrizio, non sapeva nemmeno che conosceva Trentalance, incontrato lavoro ma niente che riguarda il mondo dell’attore. “Mio marito anche lui non sapeva di tutto questo dramma perché io avevo anche paura di dire ‘guarda sto parlando con Franco Trentalance’ anche perché tutti pensano subito malissimo ma io lo conosco perché ho fatto un programma eccetera ma quando ho cominciato a preoccuparmi e sono andata dalla polizia ho raccontato tutto a Fabrizio e lo sapevo già che avrebbe detto ‘ecco un altro casino Justine’”.
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Tutti ridono ma il momento era davvero da incubo. Alla fine la polizia ha scoperto l’identità del ricattatore. Un ragazzo siciliano di 25 anni. “Hanno confiscato anche il suo computer e avrebbe dovuto pagarmi 10.000 euro a me e 8.000 a Trentalance perché gli ha rubato l’identità ma l’uomo risulta nulla tenente”. E’ finita bene per Justine che si aggiunge ai tanti casi di persone ricattate o truffate ma nello studio di Caterina Balivo anche oggi c’è chi racconta di soldi persi, tanti soldi, perché ha creduto in false identità e in contatti sui social.
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