La ragazza della palude: Kya ha davvero ucciso Chase? La spiegazione del finale
Kya ha davvero ucciso Chase oppure è innocente? Ecco la spiegazione del finale de La ragazza della palude
La ragazza della palude (Where the Crawdads Sing) è un film del 2022 diretto da Olivia Newman e basato sull’omonimo romanzo di Delia Owens. La storia si svolge tra gli anni ’50 e ’60 e segue la vita di Kya Clark, una giovane donna che cresce da sola nelle inospitali paludi della Carolina del Nord dopo essere stata abbandonata da tutta la sua famiglia.
Il film intreccia dramma, mistero e un tocco di romanticismo, rivelando i segreti di una vita fatta di solitudine, lotta per la sopravvivenza e una natura intrinsecamente legata al personaggio principale.
La ragazza della palude: la trama del film
La vicenda prende il via con la scoperta del corpo senza vita di Chase Andrews, un giovane uomo del posto, trovato nei pressi di una torre abbandonata nelle paludi. Gli abitanti del vicino villaggio, pieni di pregiudizi verso Kya, nota come la “ragazza della palude”, la accusano immediatamente dell’omicidio. La storia si alterna tra il presente, in cui Kya viene processata per il presunto crimine, e flashback che raccontano la sua infanzia difficile e il suo percorso di crescita.
Kya, abbandonata prima dalla madre, poi dai fratelli e infine dal padre violento, impara a sopravvivere da sola, sviluppando una profonda connessione con la natura. Diventa un’esperta delle paludi, illustrando e catalogando la flora e la fauna che la circondano. Vive isolata dal resto della comunità, che la emargina e la considera una “selvaggia”.
Nonostante il suo isolamento, Kya intreccia due relazioni importanti. La prima è con Tate Walker, un ragazzo gentile che le insegna a leggere e a scrivere e la incoraggia a pubblicare i suoi disegni naturalistici. Tuttavia, Tate la lascia per frequentare il college, spezzandole il cuore. Successivamente, Kya conosce Chase Andrews, con cui inizia una relazione più tumultuosa. Chase, un uomo narcisista e manipolatore, promette a Kya un futuro insieme ma la tradisce e, quando lei cerca di allontanarsi, diventa violento.
Dopo la morte di Chase, l’accusa cerca di dipingere Kya come una donna vendicativa e pericolosa. Gli avvocati sostengono che solo lei avrebbe avuto il movente e l’opportunità di ucciderlo, ma il suo avvocato difensore, Tom Milton, smonta le accuse, sottolineando l’assenza di prove concrete e la mancanza di testimoni che possano collocarla sulla scena del crimine. Alla fine, Kya viene assolta.
Kya è davvero innocente? La spiegazione del finale
Dopo il processo, Kya torna alla sua vita tranquilla nelle paludi e riallaccia il rapporto con Tate, che si dimostra sincero e devoto. I due trascorrono il resto della loro vita insieme, e Kya si dedica alla scrittura e all’illustrazione dei suoi libri sulla natura.
Il colpo di scena arriva alla fine del film, quando Tate, ormai anziano, scopre un segreto nascosto tra gli oggetti personali di Kya dopo la sua morte. Trova un medaglione appartenuto a Chase Andrews, lo stesso medaglione che la polizia non era mai riuscita a recuperare. Questa scoperta implica che Kya, nonostante le apparenze, sia stata effettivamente responsabile della morte di Chase. Si intuisce che Kya, mossa dalla paura e dalla necessità di proteggersi, abbia orchestrato il crimine con astuzia per mettere fine alla minaccia che Chase rappresentava per lei.
La ragazza della palude: come Kya ha usato le sue conoscenze
Durante l’omicidio di Chase la conoscenza delle paludi si è rivelata cruciale per orchestrare il crimine e sfuggire alle accuse.
- Movimenti furtivi: Kya ha saputo utilizzare il terreno per evitare di lasciare tracce identificabili. Ha navigato di notte e si è mossa in zone difficili da raggiungere, rendendo quasi impossibile collocarla sulla scena del crimine.
- Cancellazione delle prove: le paludi, con le loro maree e la vegetazione, le hanno fornito un ambiente ideale per nascondere prove o depistare eventuali indagini.
- Comprensione delle dinamiche locali: Kya ha sfruttato la torre abbandonata, un luogo remoto e isolato, per affrontare Chase. Sapeva che sarebbe stata una zona perfetta per evitare testimoni.
L’aspetto simbolico
La padronanza delle paludi non è solo pratica, ma simboleggia anche la forza e l’astuzia di Kya. Il suo legame con la natura l’ha resa inafferrabile, quasi un elemento delle paludi stesse, capace di proteggersi da un mondo che l’ha sempre trattata come un’emarginata.
La sua connessione con le paludi è stata quindi la sua salvezza, sia come rifugio sicuro durante la sua vita che come mezzo per eliminare la minaccia rappresentata da Chase, proteggendo il suo diritto alla libertà.
Il finale lascia una sensazione ambivalente, mescolando sollievo per la giustizia poetica e inquietudine per la scelta estrema di Kya, rivelando la complessità del suo personaggio e il prezzo della sopravvivenza in un mondo ostile. Un film quindi sicuramente da vedere, La ragazza della palude, che vi terrà incollati allo schermo. Per chi volesse seguirlo anche in streaming, al momento, il film è presente su Prime Video.