Filippo Magnini a La Fisica dell’amore: c’è ancora tutto il dolore per il momento più brutto della sua vita
Fa ancora fatica Filippo Magnini a raccontare di quel periodo durato tre anni e di un risarcimento non ancora arrivato
Passa il tempo ma per Filippo Magnini è difficile se non impossibile dimenticare quello che ha subito, le ingiuste accuse di tentato doping, quelle che l’hanno colpito dritto al cuore, perché il nuoto, lo sport, era la sua vita.
Ospite a La Fisica dell’amore su Rai 2 lo vedremo stasera 22 ottobre in seconda serata intervistato dal professore Vincenzo Schettini. E’ stato il momento più complicato della sua vita; Filippo Magnini racconta che ne ha avuti vari ma quello è stato qualcosa di devastante. Una pressione che sa bene non meritava, una ingiustizia che avrebbe volentieri scambiato con altro. Si è dovuto difendere in tutti i modi per ben tre anni ma non è ancora finita.
Filippo Magnini a La Fisica dell’amore
“Il momento più complicato della mia vita è stato quando sono stato accusato, ingiustamente, di tentato doping. È stato difficilissimo, perché comunque era colpirmi su quello che è stata la mia vita, cioè sullo sport – spiega Magnini che fa ancora fatica a parlarne, fa ancora male – Preferivo essere additato addirittura per non aver pagato le tasse, ma invece toccarmi sullo sport per me è stato qualcosa di devastante. È durata tre anni. Erano delle accuse infondate dalle quali mi sono dovuto difendere in tutti i modi”. Ha vinto nel febbraio del 2020, non c’era niente di vero, si è difeso e ha vinto ma non è ancora finita: “ma ancora ad oggi sto aspettando la giustizia definitiva, cioè il mio risarcimento economico” necessario per lui per chiudere un cerchio.
Ha vinto grazie all’amore di chi ha ancora accanto
Si è liberato di alcune persone, Filippo Magnini è stato deluso ma alla fine forse è un bene perché ha fatto quella che lui stesso chiama scrematura. “Ho imparato che bisogna sempre trovare il bello anche nelle cose brutte. Il bello di questa storia, è stato che ho fatto una scrematura di persone, forse inutili nella mia vita”. Ovviamente c’è stata Giorgia Palmas, ovviamente la famiglia.
“Mia moglie Giorgia mi ha aiutato ad abbassare il livello di pressione. Per me è stata un’ancora di salvezza. Avere una mano tesa da parte sua e di alcune persone, mi ha aiutato tantissimo. Se si è soli, è difficile”.
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In passato ne ha parlato più volte ma con una disperazione che era evidente nei suoi occhi. Non ha mai raccontato davvero tutta la sofferenza ma l’attesa del risarcimento significa ancora molto anche se nessuno può restituirgli quei tre anni.