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Lo sfogo di Paolo Bonolis che chiude per sempre Ciao Darwin: “si offendono tutti”

Paolo Bonolis conferma la chiusura di Ciao Darwin: "troppi paletti, si offendono tutti"

Paolo Bonolis tv

In tanti dicono che in tv non si può più dire niente, che bisogna fare attenzione ad ogni parola, non si possono fare più battute perché c’è il rischio di una polemica, di qualcuno che possa offendersi. Paolo Bonolis piuttosto che stare zitto non tornerà in tv con Ciao Darwin, lo spiega in una intervista a Tv Sorrisi e Canzoni. Il conduttore Mediaset parla di quei paletti che lo limitano, che limitano tutti ma per lui non è giusto. Preferisce chiudere per sempre uno dei programmi tv che una parte del pubblico italiano adorava. Non è una novità che non ci sarà la prossima edizione ma adesso la motivazione è chiara.

Lo sfogo di Paolo Bonolis che chiude per sempre Ciao Darwin: “si offendono tutti”

“Ciao Darwin non lo farò più. Troppi paletti, troppo camminare sulle uova. Troppo “si offendono tutti”. È cambiata la mentalità” e così Bonolis spiega il perché della sua scelta. Già aveva parlato della chiusura del programma, di un suo stop in tv ma aggiunge che è molto contento di come sono andate tutte le edizioni. “Sono molto contento di come è andato Ciao Darwin. È una trasmissione che è sempre piaciuta, che quest’anno ha avuto dei limiti da dover affrontare perché viviamo in una contemporaneità dove si cammina sulle uova e alcune cose erano un po’ troppo ‘palettate’. Per questa ragione credo che non si farà più”.
E’ quindi l’ultima che non gli è piaciuta, che ha trovato faticosa da fare. 

La frecciatina ai programmi dove si canta

“La tv di prima era pionieristica: c’era la voglia di scoprire territori nuovi. Oggi è coloniale. Ritengono di aver scoperto tutto e fanno variazioni su ciò che si conosce già. E poi oggi in tv non fanno che cantare: professionisti, dilettanti, bambini e pupazzi mascherati. Se fai cantare la gente non hai bisogno di idee nuove” non ha torto ma non ci sono solo canzoni e Ciao Darwin ormai non era più una novità né niente di così originale. Si sentiranno offese Milly Carlucci e Antonella Clerici o anche Michelle Hunziker e Gerry Scotti? 

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La conclusione è che lui si è sempre sentito più autore che conduttore: “

“Io mi sento più autore che conduttore. Infatti, ho scritto quasi tutti i miei programmi. Fare il conduttore è stata una conseguenza… Ho ancora qualcosa da dare, ma non oltre un lustro. Che sarebbero cinque anni”. 

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