Giovanni Terzi in carcere per 75 giorni, è difficile da raccontare
Giovanni Terzi è finito in carcere, è assurdo quello che è accaduto e cerca di raccontarlo
Giovanni Terzi a La volta buona racconta un pezzo di vita importante, un momento in cui la sua vita si è fermata. 75 giorni in carcere, Giovanni Terzi è stato in carcere per due mesi e mezzo, per poi tornare in libertà perché “il fatto non sussiste”. Il giornalista lo racconta parlando di una delle sliding doors della sua vita.
Aveva solo 30 anni Giovanni Terzi, era già padre, finì prima in isolamento giudiziario e poi in carcere di massima sicurezza. Due mesi e mezzo sono tantissimi per un innocente. Un’inchiesta su presunte tangenti per un progetto edilizio, in quel periodo era assessore e non può non fare ancora male anche se poi c’è stata l’assoluzione con formula piena, arrivata dopo ben 9 anni.
Dal dolore la malattia del padre e la sua morte
Quando è arrivata l’assoluzione Giovanni Terzi ha confermato tutta la sua amarezza perché ovviamente nove anni sono troppi per avere giustizia e in quegli anni suo padre si è ammalato e per quel dolore è morto.
Uno stop nella vita che non è capitato solo a lui ma dopo quel periodo terribile Giovanni Terzi ha deciso che fare il giornalista, scrivere, era meglio. “E’ stato un pezzo della mia vita, cosa devo dire…”.
Giovanni Terzi aveva 30 anni
A La volta buona racconta cosa è successo quando era giovanissimo.
Avevo trent’anni e diciamo che questa è stato un momento… uno degli sliding doors della mia vita e quindi quando dico che la vita è un vento e tu devi prendere il vento giusto ecco dico questo, cioè io non mi sarei mai aspettato a trent’anni, un ragazzo di una buona famiglia borghese che venisse preso e mandato in galera, no, non me lo sarei mai aspettato. Però la resistenza, la resilienza, il fatto che ci fossero vicini miei genitori, che ci fosse vicino mio figlio Ludovico e la sua mamma, che purtroppo poi non c’è più. E questo ha significato per me riuscire a portare avanti e portare a conclusione un altro tipo di percorso e rivincere di nuovo perché poi dopo sono ritornato assessore perché ero stato messo in carcere per una variante urbanistica e anche per quello ho detto ma scusa perché devo fare ancora urbanistica ma facciamo il giornalista che costa molto meno
Le lacrime di Giada Lini
>>> Giovanni Terzi mortificato dall’indifferenza sulla sua malattia
La ballerina di Ballando ascolta tutta la storia di Giovanni Terzi e non trattiene le lacrime. Sono diventati amici, anche con Simona Ventura e il marito di Giada, anche con Samuel Peron. Una storia che dovrebbe essere raccontata a Ballando con le Stelle molto più di tutte le urla e gli attacchi a cui assistiamo ogni sabato sera.