Marcello Cirillo ancora scosso dall’incidente: “Mi hanno salvato la vita, non so se io l’avrei fatto”
Marcello Cirillo racconta l'incidente a La vita in diretta, l'incubo vissuto, la notte insonne e chi gli ha salvato la vita
Quando questa mattina Alberto Matano ha letto dell’incidente di Marcello Cirillo si è spaventato, ha pensato al peggio, poi ha capito che era salvo. Il musicista è in collegamento con La vita in diretta, spiga come è accaduto l’incidente, del sorpasso e del camion che l’ha agganciato, poi la sua auto che si è capovolta più volte, l’odore di benzina e lui che incastrato non poteva liberarsi. Marcello Cirillo si ferma per qualche secondo, l’emozione è forte nel raccontare quegli istanti. Urlava, ha pensato di morire travolto dalle auto: “Sono attimi di terrore, ero lucido ma non riuscivo a levare la cintura di sicurezza, urlavo poi si sono fermate dietro delle macchine e quegli angeli mi hanno salvato la vita e io non finirò mai di ringraziarli”. Si ferma di nuovo Cirillo: “Mi hanno praticamente estratto dalle lamiere, devo ringraziare Dio, devo ringraziare Padre Pio al quale io sono molto devoto che mi ha salvato la vita e devo ringraziare questi ragazzi”.
Alberto Matano a Marcello Cirillo: “Come stai?”
Sono amici, sono molto legati. Marcello lo rassicura, sta bene: “Io sto bene, fisicamente sto benissimo”. E’ uscito illeso dall’incidente, nemmeno un graffio. Ripensa alla macchina e gli vengono i brividi. “Si rimane quasi increduli a pensare che uno esca vivo da quella situazione e io come dicevo appunto voglio ringraziare questi ragazzi, questi angeli perché noi parliamo sempre di un’Italia fredda, di un’Italia distaccata non solidale, invece questi ragazzi hanno rischiato la vita per me perché la macchina era inondata di benzina, poteva esplodere o prendere fuoco da un momento all’altro. Loro mi hanno chiesto ’come stai?’ e io ho detto sto bene ma non riesco ad uscire e allora hanno prima cercato di rompere il vetro di dietro ma non ce l’hanno fatta, poi mi hanno aperto lo sportello sopra e mi hanno tirato con forza e mi hanno salvato la vita e io mi sono chiesto se io al loro posto l’avrei fatto… non lo so… però da oggi in poi lo farò”.
Marcello Cirillo questa notte non ha dormito, una notte insonne perché gli sono tornati alla mente quei momenti, quando il guardrail di cemento era a un centimetro dalla macchina. Prima o poi avrà pensieri migliori, continua a ripetere che è un miracolo ma che è tutto merito dei ragazzi che l’hanno salvato. Desidera incontrarli, con due è già riuscito ad entrare in contatto attraverso i social; manca il terzo ragazzo. Desidera abbracciarli, passare del tempo con loro: “Non hanno esitato a salvarmi” e non è scontato che ci siano sempre persone pronte ad aiutare in situazioni così pericolose.