Emanuela Folliero racconta del ciondolo che Stefano D’Orazio aveva regalato a suo figlio
Si emoziona Emanuela Folliero, mostra il ciondolo e la dedica che Stefano D'Orazio aveva fatto a suo figlio, era il suo addio
Stefano D’Orazio resterà sempre nel cuore di Emanuela Folliero, sono stati fidanzati ma a Oggi è un altro giorno, forse anche per rispetto alla vedova, la dolce Tiziana Giardoni, dice che erano più amici che una coppia. Confida che anche per questo la loro storia è finita ma subito hanno deciso che non si sarebbero mai persi, così è stato. Emanuela Folliero e Stefano D’Orazio hanno continuato a frequentarsi, erano presenti ai rispettivi matrimoni, agli eventi importanti. Stefano c’era anche quando la Folliero ha battezzato suo figlio, ed è un ciondolo che il batterista dei Pooh ha regalato al suo bambino l’oggetto più prezioso che le resta. Ha tanti ricordi nella sua mente ma quell’oggetto è importante perché è legato al giorno in cui è morto Stefano.
Emanuela Folliero a Oggi è un altro girono mostra il regalo di Stefano D’Orazio al figlio
La Folliero sapeva che Stefano era in ospedale, che stava male ma non avrebbe mai immaginato di non rivederlo. Lei vive a Milano e ogni volta che il musicista era lì c’era la solita riunione degli amici di sempre. Quello però era il periodo della pandemia, gli amici erano in contatto con telefonate e messaggi, Emanuele sentiva anche Tiziana.
C’è un episodio accaduto la sera prima della morte di Stefano: sistemando la camera di suo figlio Tiziana prese una scatola dall’armadio, dentro c’erano tutti i regalini del battesimo, c’era anche la catenina, quel ciondolo che non la vedeva da 12 anni. Il segno zodiacale di suo figlio e una dedica di Stefano. Poco dopo è arrivata la telefonata, Stefano D’Orazio non c’era più. E’ la prima volta che Emanuela mostra quel ciondolo: “Era la sera prima… appena l’ho preso in mano ho avuto n brivido brutto ma veramente brutto e poi ho ricevuto la telefonata… coincidenze… ma io ci credo… è come se avesse detto ‘sono qua, sono venuto a salutare’”.