Crescono gli ascolti de L’almanacco del giorno dopo: Drusilla Foer fa centro
Crescono gli ascolti de L'almanacco del giorno dopo: Drusilla Foer, breve ma intenso il suo spazio, riesce a conquistare il pubblico con garbo ed ironia
Nella nostra recensione, dopo la prima puntata de L’Almanacco del giorno dopo di Drusilla Foer, vi avevamo detto che il programma di Rai 2 è un ottimo prodotto. Un programma garbato, elegante, molto ironico che per circa 30 minuti intrattiene il pubblico tra nozioni, risate, riflessioni. Da Drusilla ti puoi aspettare di tutto e forse anche questa è la chiave del successo del suo Almanacco che a quanto pare è piaciuto molto al pubblico della rete. Infatti, dopo la prima puntata che si era assestata intorno ai 700 mila spettatori, nel pre serale di ieri, 7 giugno 2022, l’Almanacco di Drusilla, ha visto i telespettatori crescere, superando quota 800 mila. E allora si può anche puntare al milione? Va detto che per il programma di Rai 2 si stanno scomodando nomi di tutto rispetto: nel primo appuntamento abbiamo visto Roberto Bolle, Amadeus, nella seconda puntata i ragazzi del Volo che si sono messi in gioco con molta ironia al fianco della conduttrice. Insomma 30 minuti si, Rai 2 ma anche chicche che altrove, non si vedono neppure in prima serata. Cosa non di poco conto.
Crescono gli ascolti di Drusilla Foer con il suo almanacco: i numeri del 7 giugno
Tornando ai numeri, la seconda puntata de L’Almanacco del giorno dopo in onda il 7 giugno 2022 su Rai 2 è stata vista da una media di 823.000 con il 5,30% di share. Il giorno prima stava a 796.000 con il 5,15%. Se è vero che i punti di share sono praticamente identici, il fatto che ci sia stata una crescita in numero di spettatori, non è davvero da sottovalutare. Si può fare e si deve fare chiaramente di meglio. Ma questi primi due giorni, sono sicuramente una buona iniezione di fiducia per continuare su questa strada.
Qui la nostra recensione
L’estate è ancora lunga e questo è solo l’inizio. Vedremo nelle prossime settimane che cosa succederà ma, numeri a parte, il programma resta ben fatto, ben scritto e ben pensato. Una cosa rara in una tv in cui di recente la caciara, la confusione e l’improvvisazione fatta male, regnano sovrani.