Veronica Pivetti: “Nei momenti bui cerco di tenere duro”
A Domenica In Veronica Pivetti ricorda i momenti bui, si commuove per la stima e l'affetto nei suoi confronti
Con le lacrime sul viso Veronica Pivetti guarda le immagini di un bel po’ di anni fa, era il 1995, aveva fatto Viaggi di nozze. Era il primo film, lei che faceva la doppiatrice era stata scelta da Carlo Verdone. E’ a Domenica In che tra lacrime e risate commenta: “Avevo tutta la vita davanti e penso di averla ancora ma dovevo passare ancora dei momenti meravigliosi ma anche molto bui però adesso posso dire che va benissimo così perché io sono una persona fortunata, sono state e sono fortunata”. Con Mara Venier la Pivetti si apre, si racconta, in genere è sempre così riservata, della sua vita privata si sa molto poco ma della depressione ha parlato più volte.
Veronica Pivetti a Domenica In
“Nei momenti bui cerco di tenere duro ma non è facile, cerco di non incupirmi, sono una persona che ama ridere ma nella vita non è sempre così. E’ paradossale dirlo ma mi godo il dolore, non riesco a scappare dal dolore, lo imparo, vivo e ci convivo, tengo duro come tutti, come penso sia successo a tutti”.
Veronica Pivetti si è appoggiata a persone che le danno grande coraggio, sono persone che le sono ancora accanto. Mara Venier crede che si possa riuscire a liberarsi da un periodo buio anche da soli ma la Pivetti ha bisogno di qualcuno vicino che le dica che passerà, che cambierà.
“Lo scatto parte da te ma non era questa l’intervista, dovevamo ridere e non capisco perché ci siamo incanalati in questo…” ma della Pivetti c’è così tanto da raccontare e lo ricorda anche Massimo Gramellini sottolineando l’umiltà e la semplicità dell’attrice, conduttrice e scrittrice.
Veronica Pivetti mostra il suo telefono ed è un vecchio Nokia che ha tanti anni, che semplicemente serve per telefonare. E’ dal suo telefono che ha iniziato a scrivere il libro; ci ha messo un anno ma facendo anche altri lavori, anche in tv. “Tequila bang bang” è il titolo del suo nuovo libro dove dentro c’è di tutto: “E’ un giallo perché muore un sacco di gente ma poi si ride” ed è da leggere.