Simone Barlaam a Verissimo: “Siamo tutti unici”
Simone Barlaam racconta che tutto è iniziato con un errore, una manovra quando era ancora nella pancia della mamma
Simone Barlaam, campione di nuoto paralimpico, è tra gli ospiti di oggi di Verissimo, 21 anni e ben 4 medaglie al collo da Tokyo 2020. I suoi tempi sono dei grandi record, purtroppo mancano i riflettori sulle sue imprese sportive, su lui e sui suoi colleghi paralimpici. Qualcosa finalmente sta cambiando e Silvia Toffanin dà il suo contributo in ogni puntata del sabato di Verissimo. Barlaam lo chiamano il killer col sorriso e non lo perde continuando a vincere anche quando racconta che tutto è iniziato quando era nella pancia della sua mamma, era podalico. I medici hanno fatto una manovra alla 37esima settimana di vita, si è fratturato un femore che era già fragile, più corto e più debole. I primi giorni di vita ha subito subito una prima operazione e in totale ha avuto 12 interventi. Da bambino Simone Barlaam ricorda che gli hanno applicato dei ferri al femore, i suoi genitori ogni giorno dovevano girare la manopola per fare allungare di mezzo millimetro ogni giorno la gamba. Era molto doloroso, ricorda le sedute sul divano ad allungare il femore che poi ha ceduto.
A Verissimo Simone Barlaam
Un brutto ricordo, passava lunghi momenti immobilizzato. Tanti mesi ingessato dal petto in giù nel letto d’ospedale, poi hanno dovuto sostituire il femore con una placca. Ad un certo punto è stato lui a dire basta alle operazioni, al dolore, perché non voleva più cercare quella normalità che non poteva più raggiungere. Normalità resta ancora oggi una parola che non gli piace. Barlaam forte della sua esperienza e delle sue vittorie, ben sette volte campione del mondo ma la lista è lunga.
“Siamo tutti unici, c’è chi è nato con due gambe lunghe uguali e chi con una più corta dell’altra. Anche due gemelli nascono diversi uno dall’altro. Ha iniziato ad accettarsi per quello che era capendo che era la chiave vincente per godersi la vita”.