Il senso di colpa degli amici di Rossano Rubicondi, non avere avvisato i genitori
Forse Rossano Rubicondi si poteva salvare, il senso di colpa degli amici è forte
Rossano Rubicondi amava circondarsi di persone con un cuore grande, generose, lo ricorda Michele, l’amico che incontrava sempre a Londra. Ospite in collegamento con Storie Italiane l’amico di Rossano riporta il senso di colpa che lega i pochi amici che sapevano della sua battaglia. Rubicondi stava male, era grave, il melanoma è stato scoperto in ritardo, ci sono state una serie di circostanze che hanno aggravato tutto, che hanno reso più complicate le cure. Rossano Rubicondi era a New York, voleva stare il più vicino possibile all’ex moglie. Ivana Trump ha fatto di tutto per lui, lo ripetono tutti, ma non è bastato. Il senso di colpa di cui parla Michele riguarda la famiglia di Rossano Rubicondi.
Rossano Rubicondi non ha mai parlato male dei suoi genitori
Più volte gli amici gli hanno chiesto della sua famiglia di origine ma lui preferiva cambiare argomento, non ne ha mai parlato in modo negativo nonostante non avessero un gran rapporto. Michele a Storie Italiane con le lacrime agli occhi confessa che forse lui e gli altri hanno fatto un errore, quello di non avere avvisato prima la famiglia di Rossano. In pochi sapevano che stesse combattendo contro il cancro, la madre, il padre, i fratelli, nessuno lo sapeva. Per Michele è forse stato un errore non chiamarli prima, quando forse loro avrebbero potuto aiutarlo. Pensa che così come la famiglia è stata avvertita per dare la notizia più drammatica avrebbero potuto fare una telefonata mesi prima.
Dietro la morte di Rossano Rubicondi non c’è solo il cancro ma anche ostacoli dovuti al covid, alla quarantena, all’impossibilità di spostarsi facilmente.
Michele ha le foto di Rossano devastato dalla malattia, per rispetto a lui ovviamente non verranno mai mostrare ma è il suo modo per dire che è morto combattendo, con tutta la voglia di vivere che aveva e che forse si poteva fare qualcosa in più. Eleonora Daniele lo rincuora, in pochi sapevano perché Rossano voleva fosse così.