Rocco Siffredi in lacrime ricorda la morte del fratello, le urla di sua madre
Rocco Siffredi ospite di Pierluigi Diaco si commuove, ricorda il giorno della morte del fratello, la madre che impazzì dal dolore
Rocco Siffredi aveva promesso a sua moglie che non si sarebbe emozionato durante l’intervista a Ti sento con Pierluigi Diaco. Gli occhi invece diventano subito rossi quando pensa a suo fratello, alla madre, a quel drammatico giorno di tanti anni fa. Rocco Siffredi aveva solo 6 anni ma ancora ricorda le urla disperate della madre per il figlio morto a soli 12 anni. Ci sono due immagini che lui non dimenticherà mai e sono le mani che suo padre aveva sul volto in mezzo alle urla e suo fratello più piccolo che raccoglieva i confetti sul corpo del fratello morto. Lui ea ancora troppo piccolo per capire cosa stesse accadendo ma quella disperazione nella sua famiglia la stava vivendo. Fu allontanato da casa per un po’ di tempo e quando tornò trovò sua madre che non era più la stessa.
Rocco Siffredi ospite di Pierluigi Diaco a Ti sento
Siffredi guarda le immagini del video dedicato a lui, gli occhi sono lucidi, sempre più rossi. Ricorda sua madre e ricorda quel giorno che qualcuno andò a prenderlo all’asilo, aveva 6 anni, quel girono ha cambiato tutta la sua vita.
“Sono all’asilo, mi vengono a prendere: non è come al solito mia sorella ma una vicina di casa. Mi porta a casa e io sento le grida sotto casa… quel giorno ha cambiato la nostra famiglia – poi continua – Mia madre l’ho vista soffrire sempre. Una donna che perde un figlio di 12 anni per una crisi epilettica, io ne avevo 6, e tutto ad un tratto impazzisce. Mia mamma metteva da mangiare sul tavolo anche per mio fratello Claudio che non c’era più”.
Ci sono due immagini che Siffredi non cancellerà mai: “Mio padre che tiene le mani sul viso in mezzo alle grida e mio fratello minore che rubava i confetti sparsi sul corpo di mio fratello morto. Io non capivo queste cose, cosa stesse succedendo. Poi rimasi sei mesi a Milano da dei parenti e quando tornai mia madre non era più la stessa”.