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Il padre di Daniele Potenzoni non si arrende: “Ma la sera piango anche io”

A Oggi è un altro giorno il padre di Daniele Potenzoni confida le sue lacrime al buio ma deve essere duro per trovare suo figlio

Daniele Potenzoni oggi è un altro giorno

Il padre di Daniele Potenzoni non può arrendersi perché non può rassegnarsi alla scomparsa di suo figlio. Sono però già passati 6 anni, era il 10 giugno del 2015 e Daniele era a Roma accompagnato di chi doveva prendersi cura di lui. Papà Francesco ammette che non voleva farlo partire ma si è poi arreso. A Oggi è un altro giorno continua a ripetere la sua storia, sembra sereno ma continua a chiedere dov’è suo figlio, continua a chiedere aiuto per un ragazzo che è fragile. Daniele Potenzoni da piccolo era molto intelligente, è già stato doloroso arrendersi a una diagnosi che l’ha reso fragile e incapace di badare a se stesso. Francesco Potenzoni guarda il video di sua moglie, chiede di osservarla perché sua moglie fino a quando ha avuto Daniele accanto non era così, era un’altra donna, era brillante ma adesso la vita della sua famiglia è cambiata.

Francesco Potenzoni a Oggi è un altro giorno

Si pente di averlo svegliato quella mattina perché doveva andare a Roma, aveva pensato di non chiamarlo ma gli sembrava di fargli un torto, suo figlio era così felice di quella gita nella Capitale.
E’ crudele che una famiglia debba vivere in questo modo, con questa assenza di notizie. Il papà di Daniele Potenzoni immagina che suo figlio stia bene perché è un ragazzo tranquillo ma anche se appare sereno non è così che vive da 6 anni.

“Io sono duro perché devo fare il duro perché altrimenti si ferma tutto ma al buio, la sera, piango anche io quando non lo vedo a casa, ma dura un attimo. Quando non ci sarò più io ci saranno i suoi fratelli, nessuno si arrende”. Vorrebbe che lo Stato desse delle risposte. “Abbiamo la nipotina ma altrimenti si piange sempre”. Vorrebbe avere notizie, è terribile perché alle altre persone è concesso di piangere i propri cari al cimitero, lui non sa niente.

Con Federica Sciarelli ha scritto un libro “Il caso Potenzoni”, racconta del caso di suo figlio Daniele, un caso che è ancora un mistero.

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