Emozione a E’ sempre mezzogiorno raccontando di Bebe Vio, dal destino crudele alla donna speciale
La storia di Bebe Vio a E' sempre mezzogiorno emoziona Antonella Clerici e il pubblico
Nel suo spazio a E’ sempre mezzogiorno Angela Frenda non racconta solo storie d’amore, oggi ha voluto che la storia di Bebe Vio entrasse nella casa di tutti. Il pubblico del mezzogiorno è abituato alla leggerezza, alle risate, alle ricette, ma in cucina si parla di tutto e l’emozione e la forza passano velocemente dallo scherzo ai telespettatori quando la Frenda e Antonella Clerici spiegano quello che forse pochi non conoscono, il passato di Bebe Vio. Lei ci ha abituato alla bellezza nella diversità e le sue cicatrici non le vediamo più perché è lei la prima che le mostra, ma quanta sofferenza dietro quello che è oggi la campionessa olimpica.
Bebe Vio a 11 anni la meningite ma si è rialzata subito
Angela Frenda questa volta ha studiato la vita di Bebe Vio, racconta che aveva solo 11 anni quando fu colpita dalla meningite. Decidono che l’unico modo per salvarle la vita è amputarle le gambe e gli avambracci. “Per chi è mamma è molto difficile” la Frenda ha un figlio di 13 anni, è commossa come chiunque nel pensare a quei momenti drammatici. “La grandezza di Bebe è anche nella sua famiglia strepitosa. Lei si rialza subito e decide di vivere, torna ad allenarsi”.
Più volte Bebe ha confidato le risposte di suo padre nei suoi momenti di sconforto, perché è ovvio che li abbia avuti. Le parole dei suoi genitori e lo sport, la sua salvezza.
Antonella Clerici pensa che un destino crudele venga dato a chi può sopportarlo. La Vio dice che la malattia è stata una fortuna, parole che dovrebbero fare riflettere visti i suoi risultati, la sua forza. Ha conquistato tanti successi, è amata da tutti, è entrata nel cuore di tutti. Anche prima delle olimpiadi di Tokyo ha rischiato la vita, poi ha vinto ancora.
Nella cucina nel bosco di Antonella Clerici uno spazio che solo a E’ sempre mezzogiorno si può poi collegare a una ricetta, questa volta la tempura, dedicata a lei, Bebe Vio.