Antonella Clerici: “Le cose troppo formali non sono per me”
Antonella Clerici spiega perché è tornata in cucina con E' sempre mezzogiorno spiegando quali sono i programmi adatti a lei
Antonella Clerici svela il nuovo studio di E’ sempre mezzogiorno, presenta in conferenza stampa la seconda edizione del programma, riceve tutti i complimenti possibili da Stefano Coletta e prima dei saluti racconta della sua seconda vita professionale. Un paio di anni fa qualcuno ha pensato che per Antonella Clerici non ci fosse più spazio in tv, alla Rai, il direttore ha subito capito l’errore e l’ha accolta, l’ha convinta, le ha chiesto di riprendere in mano il programma del mezzogiorno, di tornare al suo spazio. I dati della prima edizione di E’ sempre mezzogiorno hanno dato ragione a lei e a chi l’ha trattenuta, perché quella era casa sua. Oggi ammette che i programmi troppo formali non sono nelle sue corde, che in tv ha bisogno di essere ciò che è nella vita.
Antonella Clerici appare e ci mette allegria
E’ sempre Stefano Coletta in conferenza stampa oggi ad elogiare la sua conduttrice e giornalista preferita. “Il mezzogiorno è sempre stata la mia casa ed è naturale per ogni conduttore avere una fascia di riferimento dove puoi essere più te stesso. Io devo capire che devo fare un programma che mi somiglia perché le cose troppo formali non sono nelle mie corde. Mezzogiorno è una fascia oraria che ben conosco, che ho praticato per tanti anni”. Inoltre, Antonella Clerici ha messo in piedi un programma giocoso, cucito per lei.
Da tempo l’effetto cucina si dice stia svanendo in tv ma la realtà è diversa: “Ci sono tantissimi programmi di cucina su tutte le reti ormai e io dico sempre che il nostro non è un programma di cucina puro. Noi usiamo le ricette ed è un modo di comunicare dato l’orario. Chi è a casa sta preparando il pranzo, chi non è a casa non ci guarda, e parlando con il pubblico c’è chi vuole imparare la ricetta e chi è divertito dalle chiacchiere quindi la cucina è un contorno anche se poi ad esempio io sono una appassionata, a quell’ora ho fame e mi piace mangiare. Penso alla mia mamma che diceva sempre cosa doveva cucinare”.