Antonia Klugamann racconta dell’incidente: “Ho sperato di morire sul colpo”
Antonia Klugamann a Oggi è un altro giorno ha raccontato dell'incidente in auto, era lucida e non ha fede: ha sperato di morire subito
Dalla passione per la cucina all’incidente in auto: Antonia Klugamann ha rischiato di morire, in un attimo ha visto la sua vita finire. Ospite a Oggi è un altro giorno la chef stellata ha raccontato del suo stop di un anno a causa di un brutto incidente. Non riusciva più a stare in piedi ma si è poi rimessa, mentre in quegli attimi tragici ha pensato che stava per morire. “Devo dire che quell’incidente mi ha messo davanti al fatto che si muore in un istante, quando ho visto il furgone che mi arrivava dietro, era di notte sull’autostrada, ho sperato che fosse un colpo unico e di morire sul colpo”. La Klugamann si spiega meglio: “Era la lucidità di capire cosa stava accadendo, io non credo in Dio e nemmeno in quel momento c’è stata la fede. Ho pensato adesso finisce tutto e fine ma è andata bene perché la macchina ha girato dall’altra parte e si è accostata e avevo solo una ferita in testa e un forte colpo di frusta”. Bloccata per lungo tempo ma viva.
ANTONIA KLUGAMANN A OGGI è UN ALTRO GIORNO
Da lavapiatti a chef stellata e di certo lei di gavetta ne ha fatta tantissima. “Tante volte mi chiedo se questa passione poteva esserci per altro perché al liceo ero appassionata all’arte, al teatro, alla fotografia, come molte ero alla ricerca e non sono sicura nemmeno oggi di avere un talento particolare ma sono felice quando cucino”.
Ha iniziato facendo la gavetta: “Perché non ero stata educata a imparare una professione attraverso l’osservazione, la cucina ha una parte molto forte che impari attraverso le mani”.
Sono poche le donne chef, una professione strappata dagli uomini? “Poco tempo fa ho visto me apprendista nella cucina di Barbieri e io avevo 25 anni e nemmeno mi accorgevo che c’erano intorno solo uomini e se mi si dice che è più difficile fare il cuoco se sei donna dico che è più difficile in qualunque lavoro se c’è lo squilibrio tra uomini e donne così forte ma non è nelle cucine che ho trovato il maschilismo”.