L’amore e Vittoria Schisano: è felice con Donato ma sa che non piace a tutti (Foto)
Vittoria Schisano a Oggi è un altro ha anche avuto un attimo di gioia raccontando del suo compagno, Donato (foto)
Da quattro anni Vittoria Schisano è felice accanto al suo compagno, Donato, che è più grande di lei perché è anche questo che cercava in uomo (foto). Non solo un compagno ma anche un po’ un padre perché Vittoria si sente ancora piccola, a volte è come se avesse solo 7 anni. A Oggi è un altro giorno Vittoria Schisano ha raccontato della sua vita privata che è ancora più bella di quella sotto i riflettori. “Guardarsi la mattina ed essere felici, lui ogni mattina mi regala un sorriso e mi fa sentire una donna fortunata. Il suo essere maschio, il suo essere risolto, io sono più giovani di lui e Donato ha la saggezza di un uomo della sua età”. E’ lui il perno della sua vita, tutto gira intorno a lui: “Adesso sono qua ed è meraviglioso quello che mi aspetta a casa che è anche molto più bello del mondo fatto di paillettes. A casa mi tolgo le scarpe con i tacchi, cucino e mangiamo insieme”. Un amore quasi immediato tra loro, il primo incontro alla presentazione del libro e poi l’invito a cena, poco dopo già convivevano.
VITTORIA SCHISANO A PRANZO DALLA SORELLA DEL FIDANZATO
La famiglia di Donato l’ha accolta subito in casa come una persona di famiglia. Era emozionatissima quando lui la portò a pranzo a casa della sorella ed è stato tutto molto semplice e naturale. Allo stesso tempo la Schisano pensa di non piacere a tutti e tra tutti sottolinea che non piace a Selvaggia Lucarelli.
“Ci sono però tante bambine che si avvicinano e mi dicono che da grandi vogliono essere come me” a lei si sono avvicinate tante donne ed è questo che più di tutto la fa sentire apprezzata. “Sentirmi così amata è davvero un bellissimo regalo e oggi sono più serena. Il ballo unisce, possono ballare tutti, la danza ha un linguaggio comune a tutti e ti permette di essere te stessa. Per me e per chi mi ha sempre guardato dentro io sono sempre stata Vittoria, per questo parlo dio Giuseppe in terza persona, è per me come un fratello. Come donna mi sento più forte, io ero e sono sempre stata una donna incastrata in un corpo che non mi apparteneva, posso dire quello che succedeva a me. Io guardavo le mie amiche e mi sentivo più vicine a loro. E’ ovvio che mi piacerebbe parlare solo di Vittoria perché sono una donna completa ma continuo a parlare di Giuseppe”.