Marco Masini, il suo pubblico non l’ha mai abbandonato ma quanta sofferenza
A Verissimo Marco Masini ripercorre la sua carriera, la sua vita, la superficialità e l'ironia di chi gli ha fatto molto male
A Verissimo ospite Marco Masini che ripercorre la sua carriera, parte della sua vita e le due cose si incrociano quando Silvia Toffanin gli chiede di ricordare il momento buio in cui si diceva portasse sfortuna. Vittima di una superficialità assurda Marco Masini spiega il suo punto di vista consapevole che i suoi fan non l’hanno mai abbandonato ma non è stato semplice restare a galla. “Fu un progressivo e lento attacco ma non penso a me ma alle mie canzoni perché forse ho messo in luce gli aspetti più negativi negli anni ’90, da Disperato a Perché lo fai e le altre canzoni, parlando senza troppi fronzoli, senza troppe metafore. Il problema non era essere vittima io ma un problema che si basa su una superficialità di pensiero perché fa figo, perché fa ridere, non perché sei ignorante ma perché ognuno di noi va dietro agli altri come caproni. Siamo tutti pecore e per stare in compagnia non possiamo pensare diversamente dagli altri e gli altri ti riconoscono così nel branco e credo sia normale perché chi si separa dagli altri automaticamente si emargina”. Le sue parole dovrebbero toccare tutti, è un argomento sempre attuale, sono errori che si continuano a fare e lui era protagonista diretto, vittima ma non lo dice.
MARCO MASINI A VERISSIMO IL SUO PASSATO NON L’HA FERMATO
“Io cantavo cose che facevano discutere e poi alla fine la discussione è arrivata all’ironia”. Il suo pubblico non l’ha mai abbandonato e Marco ha trovato il modo di continuare grazie alla sua musica: “Credo che la cosa migliore sia continuare a fare il proprio lavoro, a sfidare noi stessi per migliorarci, in qualunque lavoro“.
“La cosa che mi dispiace più di tutti è perdere il mio più grande amore che è la musica, sono 30 anni che la gente mi conosce ma sono 50 anni di musica perché la mia prima canzone l’ho scritta a 5 anni”.