Samuel Peron dispiaciuto per la giuria ma è più importante saperne di più sul Covid
Samuel Peron finalmente nello studio di Storie Italiane, ha molte domande da porre sul Covid più che sui voti a Ballando con le Stelle
Dopo sei settimane di isolamento per il Covid Samuel Peron è tornato a Ballando con le Stelle e oggi è nello studio di Storie Italiane, dispiaciuto per i voti ricevuti dalla giuria per la sua esibizione con Milly Carlucci ma è più interessato alle domande da porre al professor Bassetti . La padrona di casa di Ballando con le Stelle sabato scorso è stata ballerina per una notte, Samuel Peron e la Carlucci hanno incantato tutti ma Ivan Zazzaroni e Guillermo Mariotto hanno dato entrambi zero alla coppia. Voti che ovviamente non hanno entusiasmato il maestro di danza, il suo ritorno dopo un periodo per lui così difficile meritava ben altra accoglienza. E’ però consapevole che Guillermo Mariotto abbia voluto fare il suo teatrino: “Lo fa sempre ma mi sono sorpreso di Zazzaroni”. Ha parlato poi con Ivan che gli ha spiegato voleva solo stuzzicare e ironizzare. Ringrazia Milly Carlucci, ballare con lei è stata una grandissima emozione: “Con classe ed eleganza è riuscita ad ammaliare”.
SAMUEL PERON DOPO IL LUNGO ISOLAMENTO CHIEDE SE RISCHIA ANCORA
“Per me è stato frustrante non poter fare Ballando…” sottolinea il ballerino che approfitta della presenza di Bassetti per chiedere: “Se vengo a contatto con persone positive posso riprenderlo o sono immune?”.
“Diciamo che chi è venuto in contatto con il virus in genere sviluppa una immunità, gli anticorpi, ma il problema è quanto durano questi? Oggi i primi studi dicono che per 3 – 6 mesi dovrebbero continuare a essere presenti. A oggi persone che hanno avuto il virus e si sono contagiati di nuovo sono davvero pochissimo, 10 casi in tutto il mondo”. Il prof si sente di rassicurare, ovvio che per tutti l’attesa è il vaccino.
“Una volta usciti da un periodo di incubazione ci sono degli esami da fare per poter stare più tranquilli? Tac, raggi o altro?” chiede ancora Samuel. “Bisogna distinguere asintomatici e sintomatici, quelli che hanno anche sintomi importanti e hanno avuto anche un ricovero in questo caso sì devono fare esami spirometrici, tac di controllo , dipende dalle situazioni”.