Roby Facchinetti: “Non so se sono stato un buon padre ma sono un buon nonno”
Roby Facchinetti a Verissimo ha parlato della sua famiglia, delle mancanze come padre per la musica
Roby Facchinetti a Verissimo oggi ha parlato della sua musica, delle sue emozioni, del suo romanzo ma soprattutto della sua famiglia, dei figli, dei nipoti, di sua moglie. Si è commosso parlando della sua Bergamo, l’abbiamo visto profondamente addolorato in questi mesi. Accanto a lui c’è sempre stata la sua famiglia, Roby Facchinetti non sa se è stato un buon padre, conosce le sue mancanze, la musica l’ha portato sempre lontano. Non ha vissuto tanto dei suoi figli, non c’era a casa per tante prime volte dei suoi bambini, dei suoi ragazzi ma oggi sa che è un buon nonno. Sa di avere raggiunto l’equilibrio e commenta che non c’è niente di più importante. Della sua famiglia conosciamo soprattutto Francesco Facchinetti e i suoi nipoti Mia, Liv e Leone ma figli e nipoti sono molti di più.
ROBY FACCHINETTI LA MUSICA L’HA SEMPRE PORTATO VIA
Ha vissuto sempre da musicista e a Silvia Toffanin spiega che quelli come lui vivono con la testa e con i piedi tra le nuvole. Ha sempre amato i suoi figli è ovvio ma oggi che è nonno e ha seguito le loro prime parole, i primi giorni a scuola, i compleanni e le loro prime passioni, sente che non c’è stato in tante occasioni, forse troppo ma nonostante questo la famiglia è unita, il legame tra tutti è forte.
E’ sposato con Giovanna dal 1990, è soprattutto lei che gli ha regalato l’equilibrio. Oggi è un nonno felice e capace di godersi i suoi nipoti che mostrano già così piccoli la passione per la musica, la sua stessa passione. Ha scritto un libro, Katy per sempre, l’ha dedicato a sua moglie Giovanna, ma adesso dedica tanto di se stesso a tutta la famiglia. I Pooh hanno smesso già da un po’ di tempo di fare musica insieme, hanno avuto tutti il bisogno di fermarsi e godersi le persone che hanno sempre amato.