Antonella Elia e Barbara D’Urso unite dallo stesso dolore da bambine: sensi di colpa e corazze
A Live - Non è la D'Urso le dolorose confidenze di Barbara D'Urso e Antonella Elia sul loro passato
Barbara D’Urso ieri sera avrebbe tanto voluto abbracciare Antonella Elia al suo ingresso nello studio quasi vuoto di Live – Non è la D’Urso, non era ovviamente possibile ma a modo suo l’ha fatto raccontando un dolore simile al suo. La conduttrice comprende la Elia, i suoi stati d’animo, la sua sofferenza, la disperazione che è saltata fuori anche nella casa del GF Vip, ma non visibile a tutti. Non ha un bel carattere Antonella Elia, non è una persona sempre felice, il suo passato l’ha segnata da piccolissima e la D’Urso in parte ha vissuto le stesse perdite. Antonella aveva un anno e mezzo quando è morta sua madre, 14 anni quando ha perso anche suo padre e per tutta la vita ha vissuto il senso di colpa di non avere prima la mamma e poi il papà. Si è sempre vergognata di non avere i genitori accanto e il giorno del funerale a 14 anni ha indossato la corazza che porta ancora oggi.
BARBARA D’URSO RACCONTA DELLA FOTO DI SUA MADRE NEL DIARIO
Barbara le ha chiesto se la sua vergogna derivasse dal comportamento degli altri, perché per lei è stato così. “Io ti capisco perché ho vissuto qualcosa di molto simile a te”. La D’Urso per la prima volta ha parlato della sua mamma. Aveva 10 anni e nel suo diario di scuola aveva incollato la foto di sua mamma Vera, scrivendo semplicemente “La mia mamma Vera”. Suo padre si era risposato e l’insegnante nel vedere quella foto e la frase l’ha rimproverata dicendole che non era bello sottolineasse che quella fosse sua mamma vera.
Era solo una bambina ma ha dovuto spiegare che Vera era il nome. Un ricordo che non ha mai cancellato, un dolore unito agli altri che le fa comprendere quello di Antonella, la sua corazza, i suoi sensi di colpa.