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Eurogames: l’Italia solo quarta ma lo show risulta anacronistico

Ecco com'è andata la prima puntata di Eurogames

Dopo molta attesa, finalmente su Canale Cinque è andata in onda la prima puntata di Eurogames: il Giochi Senza Frontiere realizzato in collaborazione con sei tv commerciali presenti in altrettanti paesi europei; oltre all‘Italia con Mediaset, a questa prima edizione di Eurogames partecipano anche Spagna, Germania, Grecia, Polonia e Russia. Alla conduzione la quasi – inedita coppia composta da Ilary Blasi e Alvin (quest’ultimo in realtà è solo una “partecipazione speciale” secondo i promo ufficiali). Nel cast anche Yuri Chechi in qualità di inflessibile giudice di gara.

Nel corso della prima puntata di Eurogames purtroppo la squadra di Otranto – in rappresentanza per l’Italia – non ha fatto una bellissima figura: dopo una serie di giochi in cui gli azzurri sono finiti quasi sempre nelle retrovie, i pugliesi sono riusciti risalire dal perenne penultimo posto grazie al gioco ispirato ai ghiacci russi. Sprecato il jolly.

Eurogames: classifica prima puntata

Al primo posto nella classifica finale della prima puntata di Eurogames ci è arrivata la Germania con 70 punti. Medaglia d’argento per la Russia (61 punti per i giocatori di Sochi). Terzo posto per la delegazione della Polonia con 59 punti, nonostante le ottime performance atletiche nel corso delle varie manche. 51 punti l’Italia. Fanalini di coda la Spagna con 45 punti e la perenne ultima Grecia con 36 punti.

Eurogames: remake giusto o sbagliato?

L’impressione che si ha fin da subito approcciandosi ad Eurogames è che si tratta davvero di un sottoprodotto del vero Giochi Senza Frontiere. E, sia ben chiaro, nel dir questo non ci riferiamo alla fattura delle scenografie o dell’allestimento dei giochi che tutto sommato rispecchiano le sfide viste nella tv degli Anni ’90 e dunque in perfetto stile nostalgia.

Il programma fin da subito sembra non avere un buon ritmo: oltre a varie lungaggini, la messa in onda delle varie sfide dev’essere ripensata; riguardare lo stesso gioco per sei volte di seguito è veramente troppo nell’epoca di Takeshi’s Castle. A spezzare ancor di più l’intesse nei confronti della gara c’è anche l’incredibile mole di pause pubblicitarie: in media una pausa dopo ogni gioco concluso.

Utili ma poco congegnate le schede turistiche che raccontano le bellezze dei sei paesi in gara, narrate con delle immagini di repertorio poco convincenti.

I due conduttori funzionano solo a tratti: sembrano avere grande affinità quando sono a briglie sciolte nei vari siparietti pre e post gara; poco funzionali invece durante i giochi: il commento della Blasi è spesso troppo genuino, fra abbozzi di battute e domande fuori luogo; Alvin invece torna in assetto Isola dei Famosi fra tecnicismi e il contino invocare le papabili infrazioni al regolamento. Yuri Chechi fa il suo dovere senza essere di parte.

Eurogames non è format da bocciare in toto ma, qualora gli ascolti non fossero soddisfacenti, le migliorie da apportare allo show sarebbero davvero molte. E forse oramai non tutte concretamente realizzabili, visto che il programma è stato in parte già registrato.



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