Anna Maria Barbera a Domenica In non spiega il suo dolore perché la mamma la guarda da casa (Foto)
A Domenica In Anna Maria Barbera, Sconsolata, non risponde alle domande di Mara Venier, un'intervista piena di dolore ma senza parole (foto)
Sconsolata, Anna Maria Barbera, a Zelig ci ha sempre fatto ridere ma Domenica In ieri, l’attrice comica ha mostrato il suo dolore anche senza dire molto (foto). Mara Venier ha avuto non poche difficoltà nell’intervistare la Barbera e anche questo è apparso strano. Da sempre la conduttrice di Domenica In è un’ottima padrona di casa, capace di mettere tutti a proprio agio e anche di glissare l’argomento se l’ospite non lo gradiva. Ieri Anna Maria Barbera pur continuando a sorridere ha parlato con gli occhi, come in molti hanno commentato sui social. Qual è il dolore che l’attrice nasconde, di cosa o di chi non può parlare perché a casa c’è sua madre che la guarda e sa che si deve contenere? E’ stata chiara la Barbera, ha confidato che ha passato un brutto periodo, che è in parte superato, che non desidera parlarne ma la realtà è che quel dolore è ancora così evidente. Il pubblico di Domenica In, i fan di Sconsolata, pensano che sia depressa, che nel suo sguardo ci sia un’infinita tristezza. Di certo c’è una sensibilità profonda ma intanto l’intervista è andata avanti con grande difficoltà proseguendo anche con imbarazzo.
ANNA MARIA BARBERA IN DIFFICOLTA’ A DOMENICA IN MA LO E’ ANCHE MARA VENIER
Non mancano i commenti stupidi e inutili ma colpiscono quelli di chi ha capito che Anna Maria nasconde qualcosa che fa ancora troppo male.
“Non vorrei intraprendere un sentiero periglioso, ma penso che le persone proseguano il viaggio, non è che vanno via. Il problema è fare i conti con l’assenza o con la presenza quando c’è un grande soffrire ecco perché adesso devo anche contenermi in quello che dico, per rispetto di tutti, per rispetto tuo e della mia mamma che è lì davanti” ha confidato a Mara Venier e al pubblico salutando sua mamma e dicendole che era tutto a posto. Brutta anche l’interruzione del monologo ma era un momento iniziato già male. Chiudere con una canzone è stata la scelta giusta?