Flavio Insinna in difficoltà per L’Eredità ammette che è un miracolo che non potrà fare (Foto)
Flavio Insinna sa già che non riuscirà a fare ciò che qualcuno si attende con la conduzione de L'Eredità di Fabrizio Frizzi (foto)
E’ in difficoltà Flavio Insinna mentre si prepara per L’Eredità, mentre studia perché si sente impreparato per il programma che è stato di Fabrizio Frizzi (foto). Farà di tutto per non avere lacune, questa per lui è una nuova avventura ma sente che il miracolo che in tanti attendono non riuscirà a farlo. Insinna confida ciò che prova nel prendere il posto di Frizzi al timone del quiz show di Rai 1, lo fa alla rivista Mio. Ha già confidato e ribadisce che il suo obiettivo principale sarà quello di non deludere Fabrizio ma aggiunge che l’amico e collega scomparso è insostituibile e per questo sa che non riuscirà a fare nessun miracolo. Sa già che non riuscirà a farlo rimpiangere, sarebbe davvero impossibile per più motivi. Sono così diversi tra loro, il pubblico poi adorava Fabrizio Frizzi e la sua morte ha colpito nel profondo ognuno. Non è tutto qui perché Flavio Insinna avverte anche forte la mancanza di un amico che definisce gigante. Sarà davvero dura per l’attore e conduttore entrare in quello studio e giocare con leggerezza, forse non ci riuscirà mai ma non poteva certo rifiutare, lo deve a tutti, a se stesso e soprattutto a Fabrizio.
FLAVIO INSINNA A DUE MESI DALL’EREDITA’ CONFIDA I SUOI PENSIERI
La Rai non poteva affidare L’Eredità a chiunque, anche se Flavio torna dopo un periodo davvero difficile di attacchi ed emarginazione. “Il mio primo obiettivo sarà non deludere lui – ha confidato Insinna alla rivista Mio – Fabrizio non è sostituibile non posso fare questo tipo di miracolo, quindi se mi chiedi se riuscirò a non farlo rimpiangere rispondo certo che no”.
Ha poi aggiunto che Frizzi era ben più di un collega che stimava, era un amico vero e la sua morte ha lasciato un vuoto nella sua vita: “È un periodo in cui ti manca un amico gigante da tutti i punti di vista – ha confessato – c’è un buco incolmabile. È un periodo di riflessione”.