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La lunga intervista di Asia Argento a #Cartabianca: un racconto diverso da tutto quello scritto in questi giorni

La lunga intervista di Asia Argento a #Cartabianca: un racconto diverso da tutto quello scritto in questi giorni. Le sue parole nel programma di Rai 3

Asia Argento ha scelto #Cartabianca per raccontare la sua verità. Ha scelto un programma in cui ha avuto il giusto spazio per dire la sua, una conduttrice che ha saputo interagire con lei senza il sospetto, senza il “si ma…”. Asia Argento ha chiarito, ha spiegato, si è data al pubblico e lo ha fatto con una voce tremolante e con la consapevolezza di essere diventata in Italia carne da macello. Ha annunciato querele e le farà perchè in troppi hanno strumentalizzato la sua storia, in troppi sono andati in tv a parlare di questa vicenda senza parlare prima con lei. In troppi e anche in troppe, hanno puntato il dito contro Asia etichettando il suo stupro come una “violenza di secondo livello”.  E’ arrivato il momento di dire la sua sul caso Weinstein non di sentire la traduzione libera di un articoli uscito negli Usa sulla stampa italiana. È stanca di ribattere a chi l’accusa per non aver rivelato in precedenza le molestie subite. E annuncia di voler lasciare l’Italia: “Non vedo cosa ci sto a fare, tornerò quando le cose miglioreranno per combattere le battaglie con tutte le altre donne”.

“Mi chiedete perchè solo oggi, dopo quasi 20 anni, ho denunciato, ecco vi rispondo, guardate quello che sta succedendo e pensate se una ragazzina di 21 anni avesse parlato allora quello che sarebbe accaduto…”.

Sono queste le parole di Asia che spiega tutte le inesattezze che ha sentito dopo la sua intervista. Hanno detto di lei che dopo esser stata abusata la prima volta abbia incontrato in altre occasioni Weinstein in privato e in pubblico. Asia smentisce ogni genere di incontro se non per motivi di lavoro e uno di questi incontri, dopo tre anni dal primo stupro, le costò una seconda violenza sessuale. “Dovevo vederlo per un film, dovevamo parlare del lancio, mi ero tranquillizzata perchè con noi c’era anche la sua assistente, ho pensato che non ci avrebbe provato, poi lei è uscita. Non ho saputo dire di no, non ho saputo ribellarmi e mi sono sentita più schifosa della prima volta” ha detto Asia che con gli occhi di chi ha davvero sofferto per questa storia, racconta come sia cambiata dal quel giorno la sua vita. Era solo una ragazzina, non è stata zitta per la sua carriera, non ha avuto nessun vantaggio, lei lavorava già da anni, come dicono in tanti, aveva un cognome forte.

La conduttrice allora le chiede perchè…Perchè tutto questo? “Io ero una ragazzina che sognava di vincere l’Oscar, pensavo solo a quello, pensavo che in quel momento tutto era normale, pensavo che era così che doveva andare. Poi da quel giorno anche i miei sogni non sono stati più gli stessi” dice Asia che racconta anche di come lei abbia provato a parlare, abbia raccontato questa storia anche a dei giornalisti che non se la sono sentita di pubblicare quelli che potevano essere solo dei “rumors”. Tutti sapevano è il leit motiv di questi giorni. “E’ vero tutti sapevano ma nessuno parlava le conoscenze di Weinstein erano troppe e non parlo solo del mondo del cinema ma anche di posti di potere importanti per questo nessuno ha denunciato” dice Asia che racconta poi anche il modo in cui lui le faceva sentire sempre sporche e minacciate. “Io arrivavo a un festival per il mio film all’improvviso mi ritrovavo lui accanto con un fotografo di fronte che ci faceva la foto. E’ chiaro che sorridevo, cosa avrei dovuto fare? Questo era il suo modo per farci capire, a tutte, che non potevamo parlare. Che lui avrebbe tirato fuori questo foto e avrebbe detto -come vi molesta e voi vi scattate anche la foto in pubblico insieme a lui?- Lo sapevamo che ci avrebbe distrutte. “

La conduttrice chiede poi ad Asia se è vero che è successo anche in Italia con un personaggio del mondo del cinema. E’ vero che ci ha provato, Asia spiega che tanto sarebbe inutile fare il nome. Anche in questo caso tutti lo sanno. E’ inutile dire chi sia perchè non pagherà visto che il reato è in prescrizione. Forse, ci permettiamo di fare un appunto su questo, sarebbe giusto dirlo per evitare che magari anche altre giovanissime, subiscano la sua stessa umiliazione. 



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