Quando chiama il cuore oggi non va in onda: Diario Civile con il ricordo di Paolo Borsellino
Quando chiama il cuore oggi non va in onda: Diario Civile con il ricordo di Paolo Borsellino. Le news sulla programmazione del 19 luglio 2017
Cambia la programmazione in questo giorno particolare per il pubblico di Rai1. Sarà una giornata dedicata al ricordo di Paolo Borsellino: 25 anni la strage di Via d’Amelio. Oggi pomeriggio in particolare, non andrà in onda la serie tv Quando chiama il cuore che ci aspetta invece domani con un nuovo episodio. Al posto di Quando chiama il cuore il pubblico di Rai1 alle 14,30 potrà seguire Diario Civile, un racconto dedicato alla memoria di Paolo Borsellino. Vediamo nel dettaglio le anticipazioni e le ultime news.
SALTA QUANDO CHIAMA IL CUORE, SU RAI1 PUNTATA SPECIALE DI DIARIO CIVILE PER RICORDARE PAOLO BORSELLINO
Cinquantasette giorni: quelli che separano l’attentato di Capaci, costato la vita a Giovanni Falcone, alla strage di via d’Amelio a Palermo in cui fu ucciso Paolo Borsellino, l’uomo che con lui aveva condiviso i successi e le difficoltà della stagione di lotta contro la mafia. A raccontarli, nel venticinquesimo anniversario, è “Paolo Borsellino, l’ultima stagione” di Tommaso Franchini e Alessandro Chiappetta, con la regia di Graziano Conversano, che Rai Cultura propone mercoledì 19 luglio alle 14.30 su Rai1 per “Diario Civile”, con l’introduzione del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Tra le testimonianze presenti nel documentario, quelle del Presidente del Senato Pietro Grasso, degli ex giudici del pool antimafia Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello, della Presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, dell’ex Ministro di Grazia e Giustizia, Claudio Martelli, del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, Roberto Scarpinato, del Consigliere di Corte d’Appello del Tribunale di Salerno, Diego Cavaliero, e dei giornalisti Francesco La Licata, Saverio Lodato, Attilio Bolzoni, Umberto Lucentini e Giovanni Bianconi.
Dopo la strage di Capaci, Borsellino si lancia nel lavoro d’indagine. Vuole fare luce sulla morte dell’amico, scoprire cause e responsabili. Ma l’uomo che ha visto morire Falcone tra le braccia, non è più quello di prima: è indurito, chiuso e si isola persino da amici e familiari.
Ai colleghi, Borsellino annuncia: ”Sappiate che questo è anche il nostro destino”. Sa che lui sarà il prossimo obiettivo di Cosa Nostra e un attentato sembra ogni giorno più inevitabile. I carabinieri ricevono informative sull’arrivo di tritolo destinato al giudice mentre alcuni pentiti svelano oscuri legami tra Cosa Nostra e uomini delle istituzioni che hanno iniziato un dialogo con i boss mafiosi per arrestare le stragi e avverte un clima di crescente isolamento.
Vive otto settimane di rabbia e inquietudine durante le quali ricorda con amarezza gli anni delle prime indagini di mafia, il sacrificio degli amici come il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile e il magistrato Rocco Chinnici, e ripercorre i successi del Maxiprocesso istruito insieme a Falcone, ma anche le delusioni per le critiche e le delegittimazioni che miravano a smantellare il Pool Antimafia e a mortificare Falcone.
Da domani invece si torna alla classica programmazione con una nuova puntata di Quando chiama il cuore, da non perdere.