Legàmi non va in onda dopo il dramma del terremoto: come si sceglie cosa va bene e cosa no?
Legàmi non va in onda dopo il dramma del terremoto: come si sceglie cosa va bene e cosa no? I telespettatori delusi dalle decisioni della Rai
In questi giorni la Rai ha, giustamente, stravolto il palinsesto televisivo per dare la possibilità agli italiani di informarsi ma non solo. Dopo il terremoto che ha devastato il centro Italia, mietendo 290 vite, non era il caso di scherzare, di vedere in tv qualcosa di inadeguato. E su questo siamo tutti d’accordo, come siamo anche d’accordo però sul fatto che spesso siano più morbose delle interviste in diretta tv da parte di chi deve mostrarci a tutti i costi qualcosa che non dovremmo e non vorremmo vedere, che una semplice soap. E‘ il caso ad esempio di Legàmi che in questi giorni non è mai andata in onda, se non in un pomeriggio, per lasciare spazio ai programmi in diretta. Non è andata in onda neppure sabato pomeriggio e domenica, quando erano previsti da palinsesto 4 episodi per un doppio appuntamento. Una scelta che poteva essere condivisa se però la Rai avesse mantenuto la stessa linea. Come si decide cosa va bene e cosa no? Ad esempio qual è la differenza tra una serie americana come NCIS oppure con la serie Last Cop e la soap di Rai1? Il pubblico se lo chiede come si chiede anche se fosse allora il caso di mandare in onda Reazione a Catena ( che non è stato trasmesso solo ieri nella giornata del lutto nazionale). Cos’ha di diverso Legàmi da un programma in cui giustamente si ride e scherza come Reazione a catena? Tra l’altro, essendo un quiz registrato si potrebbe incorrere anche in gaffe varie. E’ chiaro che agli addetti ai lavori risultino poi comprensibili delle scelte, come quella di mandare in onda Castrocaro in una giornata particolare come quella di ieri, oppure La notte della Taranta. Si stratta di eventi per i quali si lavora tutto l’anno e cancellarne la messa in onda comprometterebbe molto lavoro e non solo. Scelte che si comprendono contro scelte che invece restano un vero mistero. Ma si sa, di fronte a queste decisioni importanti, noi possiamo solo provare a immaginare e poi accettare.
Del resto potreste puntare anche il dito contro di noi e accusarci del fatto che in questo momento ci siano altre cose a cui pensare. Giuste ragioni. ma è anche vero che non possiamo solo continuare a raccontare di un dramma che ha devastato il nostro cuore. Pian piano dobbiamo andare avanti, guardare avanti.