Programmi TV

Buon compleanno Lino Banfi: la Rai festeggia in fiction i suoi 80 anni

Rai 3 omaggia Lino Banfi e festeggia i suoi 80 anni in fiction: ecco come cambia per questa occasione la programmazione della rete

Lino Banfi è stato ed è sicuramente uno dei più bravi attori italiani, amatissimo dal pubblico di tv e cinema, oggi festeggia un grande giorno. Tempo di spegnere 80 candeline sulla torta. Il 9 luglio 2016 arriva la festa per gli 80 anni di Lino Banfi e la Rai decide di celebrarlo con una serie di omaggio che sicuramente faranno piacere all’attore di Canosa. E come festeggiare al meglio se non in fiction? Il mondo della tv da sempre è il suo mondo.

L’OMAGGIO DI RAI3 A LINO BANFI: SI FESTEGGIA IN FICTION TV

Tutto pronto per questo omaggio: il sabato e la domenica alle 9.20 su Rai3 dal 9 e 10 luglio, la fiction più curiosa ed evocativa del rapporto, che va avanti ormai da più di mezzo secolo, tra il grande attore italiano ed il servizio pubblico.
Lino Banfi aveva alle spalle già due film diretti da Lucio Fulci quando, nel 1964, debutta per la prima volta in televisione nel programma di Antonello Falqui e Gino Landi “Biblioteca di Studio Uno”: poche battute in dialetto pugliese nella parodia de “I tre moschettieri” insieme ai già grandi Alberto Lupo e Gino Cervi.
Ma è alla fine degli anni ’80 che le sue doti “generaliste” di simpatia misurata ed equilibrata vengono valorizzate dai vertici di viale Mazzini: Nel 1987 conduce “Domenica In”, nel 1989 debutta in prima serata con il programma “Stasera Lino” e , nello stesso anno, è protagonista principale della fiction “Il vigile urbano”.
“Un inviato molto speciale” arriva nel 1992 con la regia di Vittorio De Sisti e la partecipazione straordinaria di Pippo Baudo, Renzo Arbore, Giancarlo Magalli, Aldo Biscardi, Enza Sampò, Gigi Marzullo, Nadia Bengala e Maria Teresa Ruta nei ruoli di se stessi.
Damiano Tarantella è un giornalista di mezza età che lavora nella sede Rai di Bari, per caso è l’inviato da Bari del programma 90º minuto per la partita Bari-Juventus, dove però non si rivela all’altezza del ruolo in quanto esce il tifoso che è in lui. Ma questo lo rende famoso e viene chiamato dalla sede di Roma dove, pur combinando diversi casini, viene assunto. Ogni servizio, anche il più semplice affidatogli, diventa pieno di peripezie e casini, da dove comunque riesce sempre ad uscirne più o meno bene.



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