Le lacrime della concorrente di Ciao Darwin e la mossa i Bonolis per consolarla (FOTO)
La concorrente di Ciao Darwin 7 si dispera e piange in studio: Paolo Bonolis prende una decisione che spiazza tutti, le foto delle lacrime nella puntata in onda il 22 aprile 2016
Chi dice che Ciao Darwin è un programma in cui solo la risata vince…Nella puntata di Ciao Darwin 7 in onda il 22 aprile 2016 è successo qualcosa che probabilmente nessuno si aspettava: una concorrente è esplosa in un fiume di lacrime, probabilmente perchè è stata toccata da qualche frase detta per gioco ( ma neppure troppo) dalla squadra avversaria. Partiamo dal principio: nella puntata di Ciao Darwin in questione, si sfidavano Gli Italiani e Gli Stranieri. Una sfida tra chi c’è, chi arriva, chi si integra e chi invece non lo fa mai, sempre con il sorriso, come ricordava Bonolis, perchè non si sta facendo sul serio. In realtà non è che tutti i concorrenti avessero questo spirito, sia da una parte che dall’altra. E così una giovane ragazza dai lineamenti orientali, nata da genitori cinesi in Austria e poi arrivata in Italia, non ha retto la pressione, probabilmente anche pensando alla sua storia personale, e non ha trattenuto quindi le lacrime. Bonolis ha interrotto la competizione cercando di riportare il clima a quello che il programma è, solo un gioco.
Stiamo facendo una televisione di estrema leggerezza. Se questa sera state giocando insieme, questa immensa differenza in realtà non c’è.
Ha spiegato il conduttore di Ciao Darwin che ha quindi cercato di consolare la bella e giovane concorrente nella squadra degli stranieri. E poi ha preso la sua scelta: la giovane che si è sciolta in lacrime, merita di diritto di passare nella squadra degli italiani, perchè lei in modo effettivo lo è. La ragazza è stata accolta dall’altra squadra con baci e abbracci che hanno riportato quindi in studio il sereno.
Il conduttore ha chiesto poi scusa per la sua decisione presa d’impulso agli autori e ha spiegato:
Ma di che cavolo stiamo parlando? Le cose non vanno bene non perché arrivano loro ma perché noi non sappiamo gestirle. Dobbiamo avere un’unica soluzione.