Eleonora Daniele torna a Storie vere, ringrazia il pubblico e abbraccia Sammy
Eleonora Daniele torna al timone di Storie Vere e ricomincia parlando della storia di Sammy Basso. Ringrazia tutte le persone che le sono state vicine nei giorni de lutto
Eleonora Daniele è tornata. Dopo il suo grave lutto, ha perso l’amato fratello Luigi, è di nuovo al timone di Storie vere e inizia la settimana con la bellissima storia di Sammy Basso. Prima di entrare nel vivo però la conduttrice deve ringraziare tutte le persone che le sono state vicine in questi giorni. “Buon giorno e grazie davvero a tutti” dice con voce commossa e con occhi lucidi la conduttrice. “Siamo di nuovo insieme ma prima di iniziare concedetemi di ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine. Ringrazio i miei colleghi, Franco e Francesca che mi hanno sostituito ( al posto di Storie vere infatti abbiamo visto Uno Mattina); ringrazio gli autori del mio programma, tutte le persone che sono state al mio fianco. Ma soprattutto ringrazio voi. Mi avete scritto tantissime lettere e mi avete fatto sentire tutto il vostro affetto”. Con queste parole Eleonora ha salutato il suo pubblico e poi per continuare a parlare di amore, ha scelto di raccontare al pubblico di Storie vere la storia di Sammy. Non ha bisogno di presentazioni questo ragazzo, sappiamo bene chi sia e quello che abbia. Ma è importante raccontare la sua storia perchè può essere di esempio a chi troppo spesso non si rende conto di cosa significhi vivere.
Si parla dei viaggi, dei sogni, delle speranze. E poi anche della felicità di Sammy che ha avuto la possibilità di essere ospite a Sanremo e di ascoltare delle canzoni bellissime. Lui ha scelto Una finestra tra le stelle, diventata una canzone speciale anche per la sua mamma…E la dolce mamma di Sammy lo ringrazia per tutto quello che in questi anni gli ha insegnato.
L’inizio della storia di Sammy raccontata dai suoi genitori…
Sammy è nato l’1 dicembre 1995, in una fredda mattina d’inverno, verso le 5.00: mancavano circa tre settimane al termine della gravidanza, ma lui era così impaziente che decise di farsi conoscere: Sammy aveva dimostrato fin da subito di essere un bambino determinato. Noi, emozionati ed esterrefatti, superati i primi momenti difficili del parto, potemmo ammirare quel piccolo esserino, che per mesi si era fatto sentire dentro la pancia. La gioia era indescrivibile, come tutti i genitori alla vista del loro primo figlio, non riuscivamo a staccargli gli occhi di dosso: era bellissimo. Nei suoi 2680 gr. c’era tutto: dei bellissimi occhi, una piccola bocca, un nasino perfetto, un corpicino tenero da abbracciare e coccolare. Fin dalla nascita si dimostrò attivo e sano, nessun dubbio sul suo stato di salute: Sammy stava bene.
Alla prima visita pediatrica, il medico ci fece notare la presenza del reticolo venoso all’addome, secondo lui, troppo evidente, ma dato il suo scarso peso si ritenne che ciò fosse dovuto alla nascita anticipata. Sammy, comunque, venne sottoposto ad eco-cardio all’addome superiore, ma tutto risultò nella norma. Sammy aveva 2 mesi quando i medici sospettarono la comparsa di “edema”, ispessimento dei tessuti perineali e degli arti inferiori. All’età di 3 mesi fu ricoverato presso il Dip. di Pediatria di Padova per gli accertamenti del caso, dal quale seguì la dimissione con diagnosi di “scleredema dell’infanzia”. Il quadro cutaneo, con il passar del tempo, andava fortunatamente riducendosi fino a scomparire del tutto. Dopo le preoccupazioni e le ansie dei suoi primi mesi di vita le cose sembravano volgere al meglio e noi ci godevamo la gioia di avere un meraviglioso batuffolo in casa. Sammy fin dai primi mesi dimostrò di essere un bambino attivo, intelligente, pronto, attento agli stimoli e molto ricettivo, la scarsa crescita era l’unico problema rimasto, ma per noi era cosa da poco e, soprattutto, risolvibile con il passar del tempo.
All’età di 6 mesi, però, ci fu un brusco rallentamento della crescita. Seguirono così diversi controlli ed accertamenti: i medici che avevano in cura Sammy eseguirono il test di permeabilità intestinale, dove riscontrano una dispersione intestinale, ma che nei mesi successivi fortunatamente volgeva alla normalità. Così in uno stato di apparente tranquillità i mesi passavano…
Per continuare a leggere la storia di Sammy visitate il sito dell’associazione italiana progeria e se potete fate anche una piccola donazione.
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