Antonella Clerici e il tweet al veleno dopo la vittoria de Il volo nell’anno in cui Ti Lascio un canzone non ci sarà
Nell'anno in cui Ti lascio una canzone viene cancellato dal palinsesto di Rai 1, Il volo vince il Festival di Sanremo. E Antonella Clerici si toglie qualche sassolino dalle scarpe
In quest’aria di buonismo c’è qualcosa di cui parlare. Finalmente. Magari qualcuno farà finta di non notarlo ma noi lo abbiamo fatto. A prescindere dal fatto che Antonella Clerici facesse il tifo per Il Volo un pò come in quel di Amici si invitava a votare per Annalisa, Dear Jack e compagnia bella, volevamo ricordare l’importanza di questi talent tanto odiati/amati da tutti. E’ vero che non sono il punto di arrivo ma solo il punto di partenza però prendiamo i dati concreti: sul palco di Sanremo quest’anno c’era Lorenzo Fragola che ha appena vinto X-Factor, stessa sorte per Chiara. C’erano Annalisa, Moreno e i Dear Jack. C’era Emma già promossa a valletta. C’era Arisa che di un talent è stato giudice. E c’era Il volo che per chi lo avesse dimenticato è nato da quel Ti lascio una canzone tanto criticato da tutti, anche da noi. Non abbiamo mica la memoria corta. Per cui oggi cerchiamo di spiegare il tweet di Antonella Clerici che ci mette di fronte a una verità. Nell’anno in cui Il volo vince Sanremo, Ti lascio una canzone viene cancellato dal palinsesto di rai 1.
IN CASA CLERICI IL TIFO PER IL VOLO: GUARDA QUI LE FOTO
Tutto vero. Tra i primi tweets ieri che lo ricordavano c’era il nostro. Siamo qui a ribadire l’importanza dei talent siano essi targati Rai, Sky o Mediaset ( fatta eccezione per Forte Forte Forte si intende). E’ un pò come il non voler ammettere che ormai i social hanno cambiato il modo di fare notizia. I talent hanno cambiato il modo di fare musica. Il problema di Ti lascio una canzone però era un altro. Non si è mai discusso il fatto che si cercassero talenti, che i ragazzi fossero bravissimi ( stesso discorso vale per Io canto). Quello che si è sempre discusso, almeno su Ultime Notizie Flash, era la necessità di un cambiamento. E il cambiamento aveva preso una direzione totalmente sbagliata nelle ultime due edizioni mettendo di fronte i bambini a un giudizio. Noi abbiamo sempre e solo criticato questo aspetto di Ti lascio una canzone, il fatto che servisse una spinta in più ma non una bambina in lacrime di fronte a un giudizio di Pupo.
Poi noi sappiamo benissimo da dove sono nati Ignazio, Gianluca e Piero, noi conosciamo i loro nomi, conosciamo le loro storie, sappiamo cosa hanno fatto e con chi hanno duettato. Non li scopriamo una sera di febbraio guardando il festival. Però ci sono persone che hanno sempre criticato talent e non solo che oggi salgono su quello che si può definire il carro dei vincitori e si ricordano anche del lavoro fatto da Antonella Clerici. A questo però uniamo anche un’altra cosa: quanti sono i ragazzi che dopo Ti lascio una canzone hanno lasciato il segno? Il caso de Il volo è particolare. La bravura è stata anche quella di mettere insieme i tre ragazzi un pò come nel Regno Unito si è fatto con gli One Direction, non dimentichiamolo. Si era capito che i tre insieme avrebbero spaccato e va quindi dato atto a chi ha avuto questa intuizione. Finiamo ricordando che in Italia il 70% della popolazione non conosceva questi tre ragazzi prima di Sanremo. Oggi sono tutti in fermento per loro.
E adesso passiamo al tweet della Clerici
Ti lascio una canzone è stato un grande programma e potrebbe esserlo ancora ma bisognerà capire dagli errori del passato come fare per ritrovare la giusta strada. Le chiacchiere stanno a zero secondo la nostra cara Antonellina che dovrebbe però ricordare solo un dettaglio: le critiche principali a Ti lascio una canzone sono arrivate da quelle associazioni tanto bigotte quanto ipocrite ma gli ascolti non dipendono da queste. E se un programma non va al passo con i tempi urge rinnovamento. Ci sarà?
Mi trovo in perfetto accordo.Troppi hanno la puzza sotto il bel nasino , troppi anglofoni o esterofili; l itre ragazzi del volo rappresentano il “bel canto italiano” e sono testimoni apprezzati all’estero della nostra musica. Così non ci conosceranno solo per essere furbetti del quartierino, corrotti,………..ecc..
BRAVA Antonella, bene i talent se i giudici sono professionisti seri, che insegnano anche a stare con i piedi per terra.Evviva i Volo!