Ti lascio una canzone e il boss che compra i voti
Un boss comprava i voti per la figlia: Ti lascio una canzone e il televoto per Vania nel mirino dei Carabinieri
La cronaca che si incrocia con la televisione e lo spettacolo che entra nel mondo della camorra. Ecco cosa sarebbe successo in uno strano intreccio tra Ti lascio una canzone, una bambina talentuosa con un padre però colluso con la camorra e il televoto che ancora oggi non può essere controllato. In poche e semplici parole: il boss Ferrara avrebbe fornito ai suoi familiari, ma anche ai suoi amici, dei cellulari, più o meno 300, per chiedere di votare Vania, la piccola cantante del programma di Rai 1. Questo emerge dalle indagini che stanno portando avanti i Carabinieri che indagano sul clan Ferrara-Cacciapuoti. Durante le varie perquisizioni sono stati infatti trovati i cellulari che sarebbero proprio serviti per televotare Vania, la figlia di Domenico Ferrara.
Vi ricordate che nelle prime puntate Vania riusciì, destando grande sorpresa nei telespettatori e in particolare nei fans di Mattia Lever a toglierlo da podio prendendo il suo posto? Sembrerebbe spiegato quello che successe. Il problema non è di Ti lascio una canzone, la Rai non c’entra nulla. Il problema è ancora una volta il televoto che non può essere controllato. In questo caso poi non venivano usati i call center ma dei cellulari personali in grande quantità.
Quello che però la Rai avrebbe potuto fare è una: controllare meglio le schede personali dei vari concorrenti. Non è infatti la prima volta che su un palco di qualche programma Rai finisca qualcuno che ha dei parenti collusi con la mafia. Visto che prima di mettere piede in casa Rai chiedono di tutto, dal numero di scarpe alle parenteli con politici e che bisogna firmare tanto di liberatorie e simili, non sarebbe il caso di fare qualche controllino in più per evitare poi simili situazioni?
Ovviamente le indagini daranno tutte le risposte del caso ma se fosse confermato tutto il programma sarebbe stato completamente influenzato da un televoto pilotato che ha regalato a Vania il secondo posto mentre poteva meritarlo qualcun’altro. Questo senza togliere nulla alla bambina che sicuramente non ha nessuna colpa per quello che è successo.