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SuperQuark torna stasera con uno speciale sulla crisi

Piero Angela torna su Rai 1 con uno speciale di SuperQuark dedicato alla crisi

Il venerdì sera di Rai 1 orfano di Carlo Conti e non ancora pronto al palinsesto invernale tappa i buchi ma lo fa con un programma che meriterebbe di andare in onda tutto l’anno. SuperQuark è uno dei pochi programmi di approfondimento scientifico e non solo che spiega le cose in modo semplici e lo fa con un linguaggio che arriva a tutti. Questa sera in prima serata vedremo una puntata speciale del programma condotto da Piero Angela dedicata a un argomento che interessa tutti gli italiani. Stiamo parlando della crisi: cosa succederà nei prossimi mesi? Ne usciremo? Per spiegare concetti difficili ma che possono diventare semplici se si pensa al pubblico da casa ci saranno: il prof. Paolo Galluzzi, storico della scienza, il Presidente della Corte di Appello di Torino Mario Barbuto, l’imprenditore anti-mafia Ivanohe Lo Bello, l’economista e demografo Stefano Molina, il saggista Roger Abravanel e il giornalista Federico Rampini.Superquark torna questa sera con uno speciale dedicato alla crisi

Piero Angela spiega quello che era il suo obiettivo e quello degli autori: spiegare in modo divertente dei concetti che spesso chi non ha una adeguata preparazione non riesce a capire. Lo sifarà quindi in modo semplice e divertente un pò come si trattasse di un gioco.

Ecco la presentazione fatta sul sito della Rai che sottolinea come questa sera il programma sarà alla portata di tutti

L’itinerario che seguirà il programma sarà illustrato in una specie di “gioco dell’oca” con 12 caselle. Attraversando questo percorso, sarà possibile osservare certi antichi problemi del nostro paese: cioè quelli di una macchina che ha notevoli guasti di funzionamento. La crescita di cui oggi si parla molto, ha bisogno non solo di “benzina”, ma anche di riparazione. Il debito pubblico e lo spread saranno chiariti (come anche altri aspetti della crisi) da cartoni animati di Bruno Bozzetto.” Non è finita qui: ci sarà dell’altro che faciliterà la comprensione di concetti che di solito mandiamo giù con difficoltà. Le bilance in studio mostreranno come il PIL del nostro paese tra il 2000 e il 2011 praticamente, tra alti e bassi, sia cresciuto solo del 0,1%. Mentre si è speso molto più di quello che si è incassato attraverso le tasse.”

 



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