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In tv si ricordano le stragi di Falcone e Borsellino

A vent'anni dalla morte di Falcone e Borsellino: il ricordo del mondo della televisione per i due giudici

Il palinsesto settimanale cambia non solo per i fatti di cronaca che sono successi nelle ultime ore: dal terremoto in Emilia alle elezioni amministrative; cambia anche per l’attentato di Brindisi che, 20 anni dopo ha fatto pensare alla strage di Capaci. Era il 23 maggio 1992 il giorno in cui il giudice Falcone, insieme a sua moglie e agli uomini della sua scorta, trovava la morte a causa di un agguato mafioso. Se ne sarebbe parlato in tv con un palinsesto interamente dedicato all’evento ma se ne è dovuto parlare ancora di più, purtroppo, in seguito alla morte della piccola Melissa; una vita stroncata senza un apparente perchè proprio di fronte a un istituto che porta il nome del giudice e di sua moglie, un istituto che si è battuto per la legalità.

Da sabato quindi ascoltiamo non solo le storie delle studentesse che non dimenticheranno mai quello che è successo il maledetto 19 maggio 2012. Continuiamo ad ascoltare paragoni con quello che è stato a Capaci 20 anni fa: un uomo che aziona il telecomando e una vita in questo caso, quattro nell’altro. 57 giorni dopo la morte di Giovanni Falcone moriva anche Paolo Borsellino, sempre perchè altri aveva deciso che la sua vita non serviva a nulla, la mafia lo aveva deciso. 57 giorni di solitudine passati ad aspettare la morte: Borsellino conosceva il suo destino ma non si è mai illuso di pensare che qualcuno lo avrebbe aiutato e non ha mollato la presa. Fino all’ultimo giorno della sua vita ha fatto quello per cui è morto: servire la patria combattendo contro la mafia.

In tv si ricordano così le stragi di Falcone e Borsellino. Ieri su Rai 3 è andata in onda una puntata speciale del programma di Lucarelli, dal titolo Ho vinto Io, dedicata proprio alla storia dei due giudici. Questa sera invece Luca Zingaretti interpreterà Paolo Borsellino nel film in cui si raccontano i 57 giorni che passarono tra la morte di Falcone e la sua. Domani sera poi, sempre su Rai 1, potremo assistere alla partita del cuore tra la nazionale dei magistrati e la nazionale cantanti. Non è tutto: nelle varie trasmissioni televisive si sta approfondendo in questi giorni l’argomento di cui sicuramente si continuerà ancora a parlare, per non dimenticare ma per ricordare.



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