Fabrizio Corona a Scherzi a Parte: interrogatorio e scherzo per lui
Scherzi a Parte puntata 9 aprile 2012: Fabrizio Corona ci piace, il suo scherzo no
Una delle vittime degli autori di Scherzi a Parte ieri è stato Fabrizio Corona. Ospite di Luca e Paolo nella puntata di ieri 9 aprile 2012, il bel Fabrizio non solo ha dovuto rivedere lo scherzo del quale è stato protagonista ma ha subito anche un interrogatorio da parte di due piccole pesti “Luchino e Paolino”. Cosa avranno chiesto i due a Fabrizio Corona e quale sarà stato lo scherzo? Diciamocela tutta: lo scherzo non ci è molto piaciuto. Lo abbiamo trovato poco divertente e anche un tantino demenziale. Molto meglio sicuramente i pochi minuti in cui Fabrizio ha risposto in modo sincero ai bambini che gli hanno fatto una sorta di interrogatorio.
Fabrizio Corona a Scherzi a Parte
Lo scherzo organizzato a Fabrizio poteva sicuramente essere impostato in modo diverso. Così come lo abbiamo visto noi non possiamo dire che si è trattato di un qualcosa che ci ha fatto ridere per più di dieci secondi. Molto meglio i minuti in cui Fabrizio ci ha raccontato il suo rapporto con il padre, ci ha detto che oggi ha paura di andare in prigione, ci ha detto che tra 30 anni non si vede in nessun modo perchè non sa neppure se ci arriverà. Ha parlato in modo sincero con i bambini che sicuramente avranno fatto delle domande preparate senza neppure capire cosa realmente gli stessero chiedendo ma lui ha dato, almeno secondo il nostro parere, delle risposte vere. Di tante cose potrà essere accusato Fabrizio Corona ma non di certo di non dire sempre quello che pensa, anzi forse lo dice fin troppo.
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1 response to “Fabrizio Corona a Scherzi a Parte: interrogatorio e scherzo per lui”
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Dire ció che si pensa non fa notizia a casa mia. Trovo penoso lo scherzo quanto l’intervista che evocava velatamente un certo stile bignardesco. Errore mio,dovevo cambiare canale; comunque complessivamente la puntata mi è piaciuta più della prima,considerata la bassa qualità televisiva a cui ormai si è “rassegnati” è inutile pretendere l’impossibile.