Panariello dopo il debutto si racconta
Dopo Panariello non esiste il comico toscano parla del suo momento difficile
Vi abbiamo scritto del ritorno in tv di Giorgio Panariello con il suo programma su canale 5. la rete ha ritenuto che gli ascolti ottenuti con il Panariello non esiste sono da ritenersi ottimi, bhè certo in questi tempi in casa Mediaset trovare qualcosa che superi i 5 milioni di telespettatori è un miracolo per cui capiamo bene la gioia dopo lo show. Ma oggi non siamo qui per parlare di ascolti o del fatto che il programma può esserci piaciuto o meno. Siamo qui per parlare di Giorgio Panariello, delle sue emozioni e di quello che ha provato non solo lunedì sera ma in tutto questo tempo lontano dalla tv.
Panariello si confessa
Quando abbiamo saputo il nome dell programma che sarebbe andato in onda su canale 5 ci siamo un pò tutti domandati come mai un titolo di questo genere. Panariello ci da la risposta rispondendo alle domande dei giornalisti di Diva e Donna.
“Panariello come Babbo Natale. Ritorno a bordo della mia slitta per dimostrare che esisto, alla faccia di chi mi dava estinto (…) Ho rischiato, ma non temuto, di non esistere più. Sai come funziona… Si fanno i funerali da vivo. Quel capostruttura, piuttosto che il direttore generale, cominciano a dire: ‘Chi, Panariello? Quello è morto, finito‘. Il passaparola che ti uccide e, se non reagisci, sei morto davvero”.
Tutto inizia con un festival non brillante in cui lui aveva introdotto diverse novità che molto probabilmente non sono state apprezzate.
“Non capivo. Non ero andato a Sanremo per fare il Panariello Show, i miei sketch, i miei personaggi. Ero lì per condurre il Festival e celebrare la musica. Mi hanno messo in croce perchè avevo tolto i fiori. Ora vedo che i fiori sono spariti anche da due edizioni in qua. L’omaggio alla canzone italiana, questo dovrebbe essere Sanremo, non il Festival di Morandi o di Celentano. Morirà Sanremo, e sarà grazie anche a voi giornalisti”.
L’ultima battuta sull’Auditel visto che chi va in tv non può farne a meno di parlare di questa cosa…
“L’ascolto di uno spettacolo non dipende solo da chi lo fa, ma da tanti altri fattori, primo fra tutti chi hai contro nella tua ora. Ho passato una vita a battermi con i Bonolis e le De Filippi. Mi hanno controprogrammato persino in Rai a Sanremo. Stavolta mi sono scelto una soluzione più comoda“.