Film stasera in tv, c’è Uno sceriffo extraterrestre su Rete 4
Cosa possiamo vedere questa sera 29 marzo 2011 in tv? Tra i film stasera in tv su rete 4 c’è Uno sceriffo extraterrestre che andrà in onda a partire dalle 21,20. “Uno sceriffo extraterrestre … molto extra poco terrestre” trama: Lo sceriffo Scott Hall (B. Spencer) della cittadina di Newman nello stato della Georgia incontra […]
Cosa possiamo vedere questa sera 29 marzo 2011 in tv? Tra i film stasera in tv su rete 4 c’è Uno sceriffo extraterrestre che andrà in onda a partire dalle 21,20.
“Uno sceriffo extraterrestre … molto extra poco terrestre” trama:
Lo sceriffo Scott Hall (B. Spencer) della cittadina di Newman nello stato della Georgia incontra un giorno un bambino che afferma di essere un extra terrestre e di chiamarsi H7 – 25 ( C. Guffey) ma convinto che sia tutta una presa in giro rimane scettico. Tuttavia il senso del dovere spinge lo sceriffo Hall a prendere in custodia il bambino, smascherare la sua sceneggiata spaziale e riportarlo finalmente nella sua vera casa. Più passa il tempo, più H7 25 mostra una serie di poteri sovrumani a cui Hall non sa dare spiegazioni scientifiche e al contempo i due si affezioneranno fino a diventare grandi amici. Così dopo una serie di peripezie, armi indistruttibili, nemici da prendere a cazzotti, astronavi madri il piccolo H7 – 25 decide di rimanere col suo “fratellone” Scott sulla terra.
Questa sera vi consigliamo un film del 1979 molto divertente in cui il maturo Bud Spencer – al secolo Carlo Pedersoli – offre una prova di recitazione fra comicità e serietà in un ruolo, lo sceriffo, che si mescola fra l’incredulo e l’ostinatamente scettico. Totalmente contrapposto a lui invece è il bravissimo Carl Guffey – all’epoca del film aveva sette anni – che con H7-25 è molto più serio e compassato, quasi contrapposto allo stesso sceriffo, ma in tutta la serietà riesce a raccontare soltanto cose che sono paradossali per chi le ascolta. Classiche per i film con Bud Spencer sono le scene di lunghe scazzottate e risse di massa in cui il gigante riesce sempre ad averla vinta. Poco curati i particolari fantascientifici e spaziali, ma forse non è un cruccio: di fondo la pellicola vuole insegnarci, nel suo linguaggio semplice e divertente, il rispetto e la conoscenza di culture diverse dalle nostre. Anzi proprio l’intolleranza, la xenofobia, il rigido chiudersi nella propria cultura: questo è essere marziani. Una sana e divertente alternativa alla partita dell’Italia.
Gabriele Scardocci