Un finale che poteva salvare Gloria con una perfetta Sabrina Ferilli: peccato allungare il brodo
La terza puntata di Gloria è stata la migliore ma il finale aperto purtroppo, ci ha nuovamente delusi. Eppure, se solo la puntata fosse finita qualche minuto prima, tutto avrebbe avuto senso
La terza puntata di Gloria è stata senza dubbio la migliore. Ha invitato a riflettere, ha sollevato il mistero, ha inanellato un colpo di scena dietro l’altro. E’ stata cinica, a tratti surreale, quasi grottesca ma era quello che ci si aspettava dalla serie di rai 1. Una terza puntata veloce, intrigante, la migliore delle tre proposte su rai 1. Peccato però per lo sbrodolamento sul finale. Gloria doveva finire con quel monologo davanti allo specchio di Sabrina Ferilli. Una diva decadente che rubava l’idea a un povero malato di cancro morto mentre lei che non era malata, lo invitava a lottare e a crederci. Il momento di Gloria davanti allo specchio, la resa dei conti, l’ennesima bugia pur di salvare la faccia, lo sfruttare l’idea di una persona che aveva capito tutto. Ecco quello doveva essere il finale della serie, che poi ci avrebbe permesso di scegliere se assolvere Gloria oppure no. Ci avrebbe permesso di fantasticare sul dopo.
I fan l’avrebbero perdonata, i suoi familiari? Sua figlia, l’ex marito, il fratello, gli amici? Avremmo scelto noi il finale per Gloria, la diva non diva, l’influencer non influencer. E invece, andando a caccia di un finale aperto per una seconda stagione che se fossimo in Sabrina Ferilli non accetteremmo di fare, ecco che si lasciano tutti gli spettatori, con l’amaro in bocca. A volte si dovrebbe avere il coraggio di mettere un punto, senza pensare al dopo. Non è successo e l’ultima puntata di Gloria, piena di bugie e menzogne, è stata deludente per quei 5 minuti in più che hanno davvero guastato tutto. Peccato.
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Il finale di Gloria delude
Gli spunti che erano stati lanciati nella serie e nel monologo che Gloria si appestava a fare per il suo pubblico, la vera serie di cui era stata protagonista nell’ultimo periodo, la sua finta vita da star, erano perfetti. Porn0grafia del dolore, il voler spiare dal buco della serratura grazie ai social. La malattia che ti rende improvvisamente migliore, anche se sei stata una pessima persona e quella smania di fare, fare senza mai fermarsi, anche a costo di condannare al dolore chi ami. Tutte riflessioni che forse facciamo anche poco e che sono arrivate a chi ha guardato con sguardo attento la serie. E dovevano essere quelle il gran finale, con la bravissima Sabrina Ferilli davanti allo specchio. E invece…