Avvocata Woo è su Netflix: l’imperdibile serie che ci racconta la “straordinaria” Woo
Tra le serie da non perdere su Netflix c'è sicuramente Avvocata Woo: Extraordinary Attorney Woo vi colpirà
Extraordinary Attorney Woo ( in Italia la serie si trova nel catalogo di Netflix con il titolo Avvocata Woo) è la nuova serie coreana Netflix di cui probabilmente si sentirà parlare di più nei prossimi mesi, quando, dopo la ricerca di serie leggere da vedere in estate, si andrà a caccia di prodotti ben più interessanti. E Avvocata Woo, possiamo dirvi, lo è. La serie è diretta da Yu Yin-sik e scritta da Moon Ji-won, è composta da 16 episodi di 70 minuti, offerti settimanalmente da Netlfix. La protagonista della serie è la giovanissima avvocata Woo che è nello spettro autistico. La ragazza, ha un quozienete intellettivo altissimo, si è laureata con il massimo dei voto all’università e ha subito trovato lavoro in uno dei più grandi studi legali coreani, proprio per per sue grandi capacità. Ma il percorso di Woo non è affatto semplice. E’ autistica e sa bene che per lei, molte cose sono complicate, anche il semplice fatto che un cliente possa accettare di essere seguito da una “avvocata” come lei. Ed è qui che la serie, cerca di andare oltre, offrendoci il punto di vista riflessivo di Woo, quello di suo padre che per anni ha vissuto con una bambina totalmente anaffettiva e distaccata; quello dei colleghi che devono avere a che fare con Woo, e non sempre è semplice vista anche la sua ossessione bonaria per le balene. E quello dei clienti che trovano spesso geniale l’avvocata ma che allo stesso tempo, viste le sue difficoltà di socializzazione, ne sono spaventati ( in altri casi anche parecchio incuriositi). La serie, vi porterà anche a tu per tu con temi molto delicati, si parlerà spesso anche di disturbi mentali e vi inviterà a riflettere anche sulla cattiveria che esiste nel mondo reale e che si amplifica nel mondo virtuale. E Woo sa bene, quanto alcune considerazioni o commenti possano far male, tanto che, nel terzo episodio della serie, arriverà a prendere una decisione molto importante, che potrebbe cambiare per sempre la sua vita lavorativa e non solo.
Il tema dell’autismo nella serie Avvocata Woo
In Italia abbiamo già regalato ascolti di grande successo alla prima stagione di Good Doctor in onda su Rai 1 e poi purtroppo, spostata su altre reti per le stagioni successive. Abbiamo imparato a conoscere le potenzialità di chi da autistico studia per diventare un bravo medico. Questa volta avremo a che fare con la giovanissima Woo che da bambina, ha trovato un solo contatto con suo padre: i libri di legge. Libri di diritto che ha imparato a memoria, libri che le hanno fatto sviluppare la sua genialità, oggi al servizio di tutti. Sarà impossibile non affezionarvi a Woo, ai suoi rari sorrisi, ai suoi gesti goffi ma soprattutto alle sue trovate geniali. Una piccola pecca: al momento la serie non è doppiata in italiano, per cui si può ascoltare solo in lingua originale e seguire con i sottotitoli e questo spesso ci fa perdere espressioni e dettagli, che potrebbero essere importanti.
Extraordinary Attorney Woo è un urlo contro le discriminazioni
Extraordinary Attorney Woo è in generale un invito per tutti, un invito a non considerare l’altro diverso. Che sia autistico, che sia di un altro colore, che soffra di una qualche patologia. Una serie che ci invita anche a contare fino a dieci prima di esprimerci su una persona che non conosciamo ( spesso le persone che incontrano Woo pensano che sia disabile e non concepiscono che possa essere invece una donna autonoma capace di pagare un taxi o prendere da sola una metro).
C’è un episodio nella serie, durante il quale l’avvocata Woo ha a che fare con un ragazzo autistico, molto diverso da lei. Un episodio nel quale è la stessa Woo a riflettere sulla definizione di diverso, su chi è come lei. Hans Asperger, che per primo fece ricerche sull’autismo, sosteneva che “non tutto quello che esce dalle righe, e quindi definito ‘anormale’, deve essere per forza ‘inferiore’”. Ed è proprio vero, ma per la giovane avvocata, dimostrarlo, non è facile. Ne è la dimostrazione questo caso di cui si sta occupando: on line legge che sarebbe meglio vedere un autistico morto, piuttosto che una persona “normale”. E’ coraggiosa la scelta fatta , visto che nella società coreana, si va perennemente alla ricerca della perfezione ( non a caso, sempre nell’episodio in cui un ragazzo autistico cerca di salvare la vita a suo fratello che si è suicidato, i genitori non vogliono che trapeli. Preferiscono che la gente abbia un ricordo positivo dello studente modello e condannare l’imperfetto, il fratello autistico, alla gogna).
Ogni episodi serve per smascherare ipocrisie, per provare anche tramite una serie, a combattere contro le diversità e contro alcune problematiche insite della società coreana ( criticità che riguardano a dire il vero, un po’ tutti i paesi).
Park Eun Bin vi porterà nel mondo delle sue balene, vi stupirà, vi farà riflettere e forse anche arrabbiare perchè nella sua imperfezione, ci sono anche tanti piccolo difetti. Ma vi piacerà, vi conquisterà. Perchè ama aiutare il prossimo a modo suo, risolvere i suoi casi, rispettare le regole e la legge. Ama fare quello per cui ha studiato, ama il suo lavoro e amerà presto anche una delle poche persone che riuscirà a comprenderla. Perchè si sa, la storia d’amore non può mai mancare e anche Avvocata Woo ce la regalerà, non diversa, ma unica nel suo genere.
Quella che per qualcuno potrebbe essere una pecca per me è un pregio, seguo tutte le serie asiatiche in originale con i sottotitoli. Le prime volte spesso ci fa perdere espressioni e dettagli che potrebbero essere importanti, ma con l’allenamento si scopre una espressività che sarebbe un peccato perdere.
Guarderò la serie.