Rosalinda Cannavò aneddoto shock: ha rischiato di morire sul set de L’Onore e il Rispetto
Un aneddoto shock quello raccontato da Adua/Rosalinda ad Andrea Zenga: sul set ha rischiato di morire
Rosalinda Cannavò, alias Adua del Vesco, deve principalmente il suo successo a tutte le fiction Ares di cui è stata protagonista. Nella casa del Grande Fratello VIP 5 la bella attrice siciliana, che ci aveva regalato delle perle di trash nelle prime settimane, seppellite sotto la cenere poi tra una diffida e l’altra, ha rivelato un aneddoto molto particolare su un evento traumatico che in qualche modo le ha cambiato la vita. Ha infatti raccontato di un incidente avvenuto sul set nel quale ha rischiato anche di morire. Un fatto che ha cambiato molte delle abitudini di Rosalinda, un vero e proprio shock per l’attrice siciliana. Tutto è accaduto sul set della terza stagione de L’Onore e il Rispetto mentre si girava appunto una delle scene della fiction di Canale 5.
Incidente shock sul set de L’Onore e il Rispetto per Rosalinda Cannavò
Rosalinda sta raccontando ad Andrea molte cose del suo passato, e anche tanti aneddoti di quanto faceva l’attrice ( anche se come abbiamo scoperto ieri durante il Tommaso Zorzi show, non gli ha detto come si chiamano i suoi genitori!). E ha invece parlato di un fatto molto particolare accaduto mentre girava L’Onore e il Rispetto 3. La bella attrice siciliana ha raccontato:
Ero Venere, la figlia di Giuliana De Sio. In una scena lui mi ha uccisa e messa nel cofano. Facevo la morta, ma in realtà ero viva. Ero nel cofano in questa macchina d’epoca. Stavo scomodissima, io ero dentro il cofano che pregano, soffro di claustrofobia. Sento lo stop della regia e sento urlare tutti ‘come cavolo si apre questa auto?’. Non capivano come si apriva il cofano. Ero impanicata, graffiavo e davo i pugni. Mi sono sentita morire. Bruttissimo ragazzi, sono rimasta dentro un bel po’
Il racconto è andato avanti:
Mi sono sentita male, ho avuto un calo di pressione. Terribile, non ci sono altre parole per quello che ho passato. Quella è stata una delle cose più brutte della mia vita. Mi sentivo morire. Ad oggi non ho capito per quale ragione non si sia aperto il cofano. Non ho capito come mai mi abbiano messa davvero dentro, potevano non mettermi. Pensate che io adesso non scendo sott’acqua perché quell’esperienza mi ha traumatizzata, ho paura di affogare sul serio