Sotto copertura, Zagaria chiede alla Rai un risarcimento di 100mila euro per danni all’immagine
I legali di Michel Zagaria chiedono 100mila euro di risarcimento per danni all'immagine causati dalla fiction Sotto Copertura
Se siete tra i tantissimi telespettatori che hanno seguito la fiction Sotto copertura sarete anche incuriositi dalla richiesta di risarcimento mossa dal boss Zagaria nei confronti della Rai. 100mila euro, questa la somma chiesta dal detenuto, cifra che sarà devoluta in beneficienza, fanno sapere i legali di Michele Zagaria. La motivazione è il danno all’immagine causato dalla fiction Sotto copertura andata in onda on quattro puntate il lunedì su Rai 1. Una fiction di successo firmata ancora una volta dalla Rai ma non è la cattura di Zagaria ad aver infastidito il boss ma il disgusto provato per alcuni particolari che sembra siano stati inventati dagli autori. Il boss Zagaria chiede 100mila euro di risarcimento come corrispettivo per danna alla sua immagine, lo rende noto il suo avvocato Barbara Lettieri dello studio legale Sartoris Lettieri di Cuneo.
Con una lettera indirizzata alla redazione del Mattino per nome e per conto di Michele Zagaria e della sua famiglia si chiede la massima visibilità. La fiction Sotto copertura è stata accolta in modo positivo dal pubblico ma i legali di Zagaria fanno sapere che inesattezze e falsità devono essere evidenziate per tutelare e difendere l’immagine e l’identità personale del loro assistito. Nella serie il boss è interpretato da un sempre eccellente Alessandro Preziosi
L’ultima puntata di Sotto Copertura – La cattura di Zagaria
Arriviamo alle inesattezze mostrate nella fiction, Sotto copertura, il perché della richiesta di risarcimento, dei danni all’immagine, la richiesta dei legali di Zagaria: “intendono precisare che ciò che viene narrato non è assolutamente realistico e molti sono i particolari inventati dagli sceneggiatori: uno fra tutti, e forse il più grave, quello che dipinge Michele Zagaria come un uomo attratto sessualmente dalla giovane figlia della famiglia che per anni lo ha ospitato: cosa che ha profondamente offeso e disgustato il nostro assistito”.