Luca Vezil: “La famiglia Ferragni è un’accademia, per certi versi anche militaresca”
Luca Vezil, l'ex di Valentina Ferragni, racconta della famiglia Ferragni, degli inizi del loro amore ma non dirà mai nulla sulla fine
Luca Vezil condurrà “Are You The One Italia” ma resta sempre e ancora l’ex di Valentina Ferragni. Nell’intervista al Corriere della Sera parla della famiglia Ferragni in cui ha vissuto per anni, una famiglia che per certi versi è “un’accademia”. Luca Vezil racconta come è iniziato tutto, cosa ha imparato da Chiara Ferragni ma svela anche che quando si è fidanzato con Valentina lui non sapeva nemmeno chi fosse la sorella, che in quel periodo era appena agli inizi. Non aveva mai pensato di diventare conduttore, quando gli è stato proposto ha pensato di non essere pronto ma ancora una volta tutto è venuto in modo semplice. A fargli scuola però alla fine è stata proprio la famiglia Ferragni.
Luca Vezil: “Vengo da una scuola molto rodata, quella della famiglia Ferragni”
“La famiglia Ferragni è un’accademia, per certi versi anche piuttosto militaresca: sanno bene dove spingersi e dove invece non è il caso. Sui social c’è la tendenza ad appropriarsi degli argomenti di cui tutti parlano, ecco io ho capito che non si fa. Parlo solo di quello in cui credo. C’è sempre stato chi mi diceva che ero solo il fidanzato di… o il fidanzato della sorella di… o anche il fidanzato della sorella della moglie di… e via così, fino alla quinta generazione. In realtà io e Valentina ci siamo fidanzati quando Chiara stava iniziando a usare i social e io, confesso, non sapevo proprio chi fosse”.
Racconta come ha iniziato a pubblicare, ad usare i social. “Sono stato io a convincere Vale a usare i social: lei era un po’ restia perché lo faceva già sua sorella. Aveva 20 anni, io 21 e con molta leggerezza abbiamo iniziato a pubblicare”.
Luca Vezil studiava all’università, la sera consegnava le pizze e di giorno faceva il bagnino. Raccoglieva i soldi in pizzeria, a Genova, e poi raggiungeva Valentina a Milano per spenderli, spesso in posti dove facevano l’apericena. “Un giorno trovammo una mail in cui dicevano a Valentina: ti regaliamo una maglietta se fai una foto in cui la indossi. Le dissi: ti piace la maglietta? Se sì allora fallo, Ti faccio io la foto. Da lì è nato tutto”.
Ricorda il suo primo contenuto a pagamento: “Fu la pubblicità di un caffè fatto nella cucina dei miei genitori, anche un po’ bruttina. Per una foto mi diedero 50 euro. Me lo ricordano ancora i miei amici. Insomma, mi ci sono un po’ ritrovato senza capire bene come è iniziato tutto”.
E conclude che non tutto può avere un prezzi: “Mi è stato offerto parecchio per raccontare la fine della mia storia, ad esempio: non lo farò mai”.