Eva Grimaldi lontana da Imma Battaglia confida il suo dispiacere (Foto)
Eva Grimaldi parla dell'amore per Imma Battaglia, dei sacrifici, delle lotte, della mancanza (foto)
Eva Grimaldi è in giro per l’Italia, il lavoro a teatro la tiene lontana dalla sua compagna e l’attrice confida la sofferenza di non poterla avere accanto ma anche il dispiacere perché nel nostro Paese ci sono ancora troppo pregiudizi (foto). Si è sempre privata di tante cose per la carriera tra sacrifici, pianti e studi, lo confida in una bella intervista all’Huffington Post e adesso che è fuori Roma racconta “mi sento vuota a non avere Imma vicino. Mi sono portata via la maglietta del suo pigiama, e ogni secondo ne annuso il profumo”. E’ un amore che dura da tanti anni a che deve ancora subire le chiacchiere dei bacchettoni. Eva Grimaldi aggiunge anche altro, la politica non aiuta le coppie, il ministro Fontana ha detto che le famiglie arcobaleno non esistono e l’attrice parla anche di Matteo Salvini.
EVA GRIMALDI E IMMA BATTAGLIA – IL LORO AMORE E I SACRIFICI DI UNA VITA
“Nel nostro Paese ci sono ancora troppi pregiudizi. Siamo ancora tanto bacchettoni. Invece di andare avanti, torniamo indietro. Che il Ministro Fontana abbia detto che non esistono le famiglie arcobaleno, è un errore. Dove c’è amore, c’è famiglia – ha commentato la Grimaldi –Bisogna solamente imparare la difficile arte della convivenza e dell’accettazione di qualsiasi etica politica, sentimentale, religiosa. Purtroppo la politica in questo periodo, a cominciare da Salvini, non ci aiuta”.
Bisognerebbe iniziare dal recuperare l’educazione, rispettare il diritto di chiunque a un pensiero diverso dal nostro, smettere di urlare, questi i pensieri che confida parlando di una mentalità ancora impreparata a un rapporto come quello tra lei e la Battaglia. Ha quindi parlato della sua carriera, non rimpiange niente del passato: “Ho fatto molti film, ma non rimpiango nulla, neanche quelli che ho fatto per pagare le bollette. Sa, non essendo né la figlia, né la moglie, né l’amante di nessuno non è stato facile. E poi negli anni Ottanta c’erano altri percorsi in cui dovevi fare dei servizi fotografici un po’ così… Ogni epoca ha un percorso diverso”.
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