Caterina Balivo racconta il parto con tutto il dolore per far nascere la sua Cora (Foto)
Caterina Balivo sulla copertina della rivista Chi con i figli Cosa e Guido Alberto racconta del parto con dolore che ha scelto (foto)
Caterina Balivo ha voluto per la nascita di Cora (foto) un parto naturale con tutto il dolore, senza ricorrere all’anestesia epidurale. E’ il parto che in realtà vivono la maggior parte delle mamme, il parto naturale che da sempre avviene con metodi naturali, questo ovviamente se non ci sono complicazioni già durante il travaglio. Per Caterina Balivo è stata una scelta quella di far nascere sua figlia Cora vivendo tutto il dolore. Avrebbe potuto evitare la sofferenza a se stessa ma la Balivo confida che il suo è stato un atto d’amore. La conduttrice che presto rivedremo al suo posto a Detto Fatto si era preparata a lungo al momento del parto, dalla decisione se fare assistere suo marito Guido Maria Brera al parto al dove dare alla luce la sua bimba. Aveva scelto il parto naturale in casa, poi la piccola ha deciso di venire al mondo un po’ prima e Caterina Balivo ha così partorito a Grosseto, era ancora in vacanza, ma non ha rinunciato alla sua idea del parto naturale con dolore. “Ho fatto il parto come è il parto” ha commentato la Balivo tra le pagine di Chi.
“È una scelta mia, questo sì. Io ho sempre temuto il parto e del primo scrissi su Twitter: “È un’esperienza pulp”. Anche il mio primo figlio è nato con un parto senza epidurale. Ed è stato un parto lungo, complicato, è stato completamente diverso, naturale, ma indotto”.
Caterina Balivo mostra la cameretta di Cora – qui le foto
Questa volta invece era pronta per il parto in caso, si era fatta seguire da un’ostetrica, aveva letto il libro di Elisabetta Malvagna chiedendosi perché il parto naturale che è la cosa più normale del mondo dovesse farle tanta paura. “Allora ho capito: quel bambino dal momento in cui nasce non è più tuo, è del mondo. C’è la paura del dolore, certo, ma soprattutto, c’è la paura che quel che è tuo non sia più solo tuo” ha aggiunto Caterina Balivo proseguendo il suo racconto: “Se un bambino arriva da un rapporto d’amore, allora deve nascere con un atto d’amore della sua mamma. Ma chi ti aiuta nel parto? Il tuo bambino. E quello, allora, non è un dolore, il dolore è quando, boh, ti sparano…”. La mattina in cui Cora ha deciso di nascere si è alzata e ha scelto il vestito più bello: “Molto colorato davanti, dietro bianco, “voglio farla nascere così, con tutti i colori del mondo”, mi sono detta”.