Raoul Bova e Rocio Munoz Morales difesi in tv da Paola Perego
Paola Perego a La vita in diretta non ha dubbi, Raoul Bova e Rocio Munoz Morales vanno difesi contro tutto e tutti
Sembra non esserci giustizia neanche nel mondo del gossip che in genere è pronto ad attaccare. Invece, per Raoul Bova tutto cambia. I suo debutto in coppia con la giovanissima Rocio Munoz Morales per Paola Perego e i suoi ospiti a La vita in diretta è stato un sacrificio. Anche noi siamo per la libertà e il rispetto ma perché Raoul Bova merita tanta difesa mentre altri vip non hanno meritato lo stesso trattamento?
Raoul Bova e Rocio liberi di amarsi alla luce del sole, questa affermazione ci piace e la condividiamo. Se l’attore romano ha deciso che i tempi erano già maturi per mostrarsi alla prima del film Tutta colpa di Freud con la sua nuova compagna di certo non avrà rimorsi come padre e come uomo. Di cosa si discute, quindi?
Si fa un passo indietro ma nemmeno così ampio perché sulla pelle di Anna Tatangelo, ad esempio, scotta ancora il marchio della donna che ha rovinato una famiglia. Come dimenticare poi il tradimento di Eddy Martens nei confronti di Antonella Clerici di cui si è parlato davvero troppo? Ma con gli esempio potremmo continuare per lungo tempo. Invece, dopo le foto di Bova e Rocio al cinema, in tv si sono scomodati a proporre un servizio ma la Perego ha commentato: “E’ separato da mesi, ha una compagna nuova. Conoscendo Raoul secondo me, se si è presentato con lei, è perché la situazione con i figli è chiara e serena, se no non l’avrebbe fatto. Dev’essere libero, a mesi dalla separazione, di vivere la sua vita senza nascondersi”.
La discussone questa volta non regge anche se la marchesa D’Aragona, ospite nella trasmissione Rai, è convinta che Raoul non doveva portare Rocio al cinema quella sera.
Massimo Ciavarro, presente alla prima, ha aggiunto: “Io c’ero all’anteprima. Lui è un uomo di sani principi, questa cosa gli è costata molto”.
Dunque, da oggi in poi saranno tutti più tolleranti, meno criticoni e più comprensivi o il discorso vale solo per Raoul Bova?
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